
di Martino Agostoni
Può partire il nuovo servizio di igiene urbana della città, quello che dovrà portare entro un anno la raccolta differenziata di Monza al 70%, introdurre la tariffa puntuale per la tassa dei rifiuti ed eliminare il sistema dei divieti di sosta per la pulizia della strade.
Dopo quasi 12 anni termina il maxiappalto dei rifiuti da 127milioni di euro assegnato a ottobre 2009, scoperto nel 2013 come oggetto di corruzione dall’inchiesta "Clean City", e che dopo la scadenza di settembre 2018 da due anni e mezzo è stato continuamente prorogato in attesa della conclusione della travagliata procedura di assegnazione della gara del nuovo appalto.
Un procedimento su cui è ancora pendente il ricorso al Tar dell’azienda De Vizia Transfer prima classificata poi esclusa (l’udienza in tribunale è stata rinviata al 16 giugno) ma giovedì sera l’assessora all’Ambiente Martina Sassoli ha potuto comunicare al Consiglio comunale che "nei giorni scorsi si sono concluse le procedure sul bando di gara e oggi ho firmato il contratto d’appalto per i nuovi servizi di igiene urbana".
L’assegnazione del nuovo maxiappalto da 94 milioni di euro (Iva esclusa) per 5 anni, con opzione di rinnovo per altri due, è stata quindi confermata all’impresa Sangalli Giancarlo & C srl, seconda e unica rimasta in graduatoria nella gara, oltre che azienda "uscente" già titolare del contratto di igiene urbana del 2009. Ma il nuovo servizio non sarà lo stesso ma "ci sarà un cambio radicale – ha detto Sassoli all’aula – con novità introdotte dal nuovo capitolato. Questo momento non è la conclusione, ma la base di partenza per dare finalmente a Monza un servizio di igiene urbana molto più green rispetto al passato".
I tempi indicati dall’assessore prevedono l’istituzione entro 10 giorni di un tavolo tecnico tra Comune e azienda che dovrà programmare l’avvio graduale dei nuovi servizi secondo un calendario che sarà poi comunicato alla cittadinanza. In estate ci saranno le prime novità, mentre l’azienda ha tre mesi di tempo per perfezionare i servizi presentati con la propria offerta per migliorare l’appalto che andranno a regime entro sei mesi.
Tra gli obiettivi principali previsti dal bando di gara pubblicato nel 2018 ci sono il raggiungimento entro 1 anno dall’avvio dell’appalto del 70% di raccolta differenziata, ora arrivata al 68% con l’obiettivo di arrivare all’80%. Poi verranno introdotti i sacchi con microchip identificativo per controllare le quantità di rifiuti dei singoli utenti necessari ad applicare la tariffa puntuale e pagare la tassa rifiuti in proporzione a quanto se ne producono.
Cambierà l’organizzazione dello spazzamento delle strade, verranno riviste e aumentate le frequenze di ritiro dei rifiuti con particolare attenzione a zone come il centro oppure i luoghi con molti ristoranti e frequentati la sera, mentre il lavaggio strade seguirà il modello milanese con l’uso di getti d’acqua e senza più le spazzatrici che richiedono i divieti di sosta per il loro passaggio.
In ritardo di anni oltre che incerto negli esiti legali, non innovativo con alcune soluzioni tecniche già "vecchie" e affidato ancora una volta alla solita Sangalli. E ci sono dubbi che farà pagare meno il servizio rifiuti ai monzesi. Le prime reazioni alla firma del contratto del nuovo maxiappalto sono state quelle dei gruppi di opposizione, in particolare di Pd e 5 Stelle, fortemente critici verso la procedura portata avanti dall’Amministrazione di centrodestra.