L’ex comico di Zelig sul lastrico, Bisio lancia la gara di solidarietà

Tante telefonate a Della Noce dopo il suo sfogo sul nostro giornale

Marco Della Noce

Marco Della Noce

Lissone (Monza Brianza), 20 ottobre 2017 - Uno spiraglio di luce per Marco Della Noce, il cabarettista di Zelig, ridotto sul lastrico dalla separazione, sfrattato nei giorni scorsi dalla propria abitazione di Lissone e costretto a dormire in auto. La gloria dell’auditel è lontana, gli applausi a scena aperta della platea televisiva di Zelig sono solo un’eco distante. Ma non abbastanza per cancellare il ricordo del «meccanico della Ferrari», col passamontagna rosso e l’accento emiliano della macchietta per la quale ancora in tanti ridono. È per questo che la vicenda del comico ridotto in miseria, raccontata ieri da queste colonne, ha già scatenato una gara di solidarietà. Non solo la passeggera condivisione della vicenda sui social network, ma una mano vera.< partire dal pubblico

Alla redazione di Monza non sono mancate le telefonate, per chiedere un contatto e offrire sostegno. Una donna, che non tiene alla pubblicità, è riuscita a parlargli. «Una storia che mi ha commosso – dice Elena al telefono – e che è comune a molti altri papà separati che devono affrontare situazioni drammatiche. Per questo mi sento in dovere di aiutare Marco, le cui performance televisive mi hanno sempre fatto sorridere». Sorrisi che da tempo non sono più sulle labbra del cabarettista costretto a fare i conti con una separazione traumatica, finita con il pignoramento della partita Iva, che ha spento di fatto ogni possibilità di lavoro per il comico. Senza soldi e senza lavoro, Della Noce è caduto in una crisi depressiva. Finita con lo sfratto e le notti passate in auto. E mentre si attende la risposta dei Servizi sociali della città brianzola di Lissone, dove vive l’ex stella del cabaret milanese cerca almeno una casa: «Un tetto dove potere stare temporaneamente in attesa che la mia situazione si chiarisca – aggiunge oggi –. Sono ancora giovane e voglio riprendere a fare quel bellissmo lavoro che ho fatto per quasi trentacinque anni». Per ora, resta accampato davanti al Bar Real «A farmi andare avanti, oltre al pensiero dei miei tre figli, sono proprio gli attestati di amicizia da parte di tante persone comuni che mi sono state vicine in questo momento nero – racconta –. Contrariamente ad altri personaggi dello spettacolo con i quali avevo lavorato e che si sono eclissati. Ho bisogno di lavorare in tranquillità e non con l’assillo di questo pignoramento che mi rende la vita impossibile». A fargli cambiare idea sulla scarsa solidarietà dell’ambiente televisivo, forse, saranno alcuni colleghi di Zelig. A partire da Claudio Bisio che della trasmissione di Mediaset è stato il volto principe, che ha telefonato a Marco. «Si sono fatti sentire tutti, mi hanno commosso. Del resto, sono sempre andato d’accordo con tutti». «Da questa mattina nella nostra chat di comici Se li conosci li eviti non parliamo d’altro che della situazione di Marco e stiamo lavorando per aiutarlo» dice Giorgio Zanetti, protagonista delle prime edizioni di Zelig con il personaggio di Suor Letizia. «Stiamo organizzando degli spettacoli e doneremo a lui il ricavato. Sono molto dispiaciuto per quello che sta vivendo e forse siamo già riusciti a trovargli una casa», ha aggiunto Zanetti. E per ora, in attesa di meglio, mister Ferrari trasloca dalla macchina all’ostello. «È già qualcosa», dice sorridendo.