Manzoni, il teatro di Teodolinda vuole un palco da grandi show

Danza e musical il sogno proibito per il futuro

Migration

di Cristina Bertolini

"Il Manzoni ha una platea importante da circa 800 posti, ma andrebbe implementata la profondità del palco per poter ospitare anche musica, danza e musical". Questa la prospettiva della direttrice artistica Paola Pedrazzini. Monza è una città d’arte con la Villa Reale, il Duomo e i musei. Si percepisce la sensibilità per la cultura e la voglia di andare a teatro e anche le proposte sperimentali vengono accolte con interesse e curiosità. "Il teatro Manzoni ha un pubblico affezionato attorno alle 600700 unità – osserva Pedrazzini –, persone che ci seguono da anni, per le quali venire a teatro è un rito, sono affezionati al teatro, ai loro posti, hanno fatto amicizia con le persone sedute vicine. Li conosco tutti di vista e ci salutiamo. Ma ho scoperto anche un pubblico potenziale di appassionati al teatro che tende ad andare a Milano alla ricerca di novità. Li intercetti con eventi innovativi".

Ci sarebbero margini di miglioramento, per rendere il teatro più adatto ad altre proposte come le residenze artistiche per la creazione di co-produzioni, in collaborazione con compagnie di ricerca. Monza è una delle poche piazze di provincia che offre tre repliche perciò il pubblico ha possibilità di vedere gli spettacoli, anche se si intersecano con la programmazione degli altri teatri, come fa notare Pedrazzini: "Sono favorevole a un’ipotesi di sinergia con gli altri teatri, ma in termini pratici è spesso difficile, perché la nostra programmazione già soffre di alcuni paletti come evitare spettacoli su due fine settimana consecutivi, evitare Sant’Ambrogio e Carnevale ambrosiano in cui il pubblico tende ad uscire dalla città. Poi dobbiamo considerare anche gli spazi offerti dalle compagnie per cui risulta complicato coordinarsi con gli altri teatri. Certo sarebbe un vantaggio per tutti. Per questo cercheremo di uscire con il calendario un po’ prima, per permettere agli spettatori di farsi un proprio calendario tra teatro e gite fuori porta".

Sta comunque andando a gonfie vele la stagione del Manzoni, con il ritorno di molti spettatori, anche per “Cyrano“ in chiave moderna e raffinata, uno degli spettacoli di punta della stagione. Ripreso anche il corso di Critica teatrale per le scuole sotto la guida di Valeria Ottolenghi, a cui hanno aderito circa 60 studenti dei licei classico Zucchi e artistico Nanni Valentini e degli istituti tecnici Hensemberger e Mosè Bianchi. Grande successo per l’appuntamento del 1 febbraio, in occasione dello spettacolo per il ciclo “Altri percorsi“, dal titolo “Libertà rampanti: da Sofocle a Calvino“ con Mario Perrotta, Vito Mancuso e Sara Chiappori. Nel pomeriggio Valeria Ottolenghi ha dato ai ragazzi le linee guida per assistere allo spettacolo e poi alla sera, dopo lo spettacolo, gli studenti hanno potuto dialogare con gli artisti, insieme al pubblico che, quest’anno, ha occasione di parlare con i protagonisti, insieme ai ragazzi.