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Mais e cartapesta L’ex pasticciera Giusy e il tesoro del Duomo

Mais e cartapesta L’ex pasticciera Giusy e il tesoro del Duomo

MONZA

Ha sempre fatto “opere d’arte“ in pasticceria. Ora Giusy Sorte realizza i gioielli del Tesoro del Duomo per il corteo storico. Fedelissime riproduzioni in dimensioni e peso della Chioccia con i pulcini, della Corona di Teodolinda, della Corona Ferrea, degli Evangelari, del Calice di Giangaleazzo Visconti, della borsa di San Giovanni, della Croce di Agilulfo, del pettine e portaventaglio di Teodolinda. "Ho sempre avuto una buona manualità –ammette –, prima la sfruttavo per i miei dolci. E quando Ghi Meregalli mi ha chiesto di costruire la Chioccia con i sette pulcini, ho accettato la sfida. Hanno una base di metallo, lavorata dall’hobbista Angelo Sala, poi una struttura fatta con tubetti da idraulico, ricoperti di cartapesta per creare la forma, rivestita da uno strato ottenuto mescolando amido di mais, colla da parati e limone. Si tratta di un impasto morbido e facilmente plasmabile che poi si solidifica e una volta dipinto crea l’effetto metallo".

L’oggetto è stato di così grande efficacia che negli anni le sono stati commissionati anche gli altri gioielli. Vengono portati in corteo appoggiati su eleganti cuscini a loro volta sorretti da compassati figuranti in abiti aristocratici. Prezioso anche il contributo di Angelo Sala che si è occupato delle basi metalliche. Di grande fascino fra le opere di Giusy anche la Borsa di San Giovanni. "Per questa in particolare – spiega l’artista – abbiamo ottenuto l’effetto di lucentezza applicando degli Swarovski". Per tutti i gioielli sono stati presi a modello i disegni tratti dai gioielli originali che si trovano nel Museo del Duomo. Per il pettine e il flabello (il portaventaglio) Giusy Sorte ha utilizzato del fil di ferro sottile come struttura, impreziosita da decorazioni in Swarovski mutuate dagli originali. "Mi è sempre piaciuto disegnare e creare oggetti – continua Giusy –, anni fa avevo visto nei mercatini delle bamboline fatte con amido di mais e mi sono cimentata a riprodurle. Certo riprodurre i gioielli del tesoro del Duomo è decisamente una sfida non da poco. L’obiettivo è stato rispettare il più possibile il reperto storico, evitando di ottenere “maschere di carnevale“".

C.B.