Maccarani, dimezzata la regina delle Farfalle

Rimarrà allenatrice della Nazionale, ma non sarà più direttrice tecnica: lo ha deciso ieri il consiglio direttivo della federazione

Migration

di Alessandro Crisafulli

Una soluzione all’italiana, cercando di salvare ’capra e cavoli’. Emanuela Maccarani rimarrà l’allenatrice della Nazionale di ginnastica ritmica. Ma non è più, dopo quasi 5 anni, la direttrice tecnica della squadra.

È questa la decisione presa nel pomeriggio di ieri, a Roma, dal consiglio direttivo federale presieduto da Gherardo Tecchi. Ed è proprio il numero uno della ginnastica tricolore a prendere, per ora, il ruolo tolto alla 56enne, pluridecorata, tecnica milanese. "L’incarico lo prendo io ad interim – ha spiegato Tecchi –. Seguirò io la ritmica come in passato. La decisione è stata mia dopo aver sentito anche il presidente Malagò ed essermi confrontato con il consiglio federale. Abbiamo anche sentito la psicologa Marcella Bounous, e la capitana Alessia Maurelli, molto esaustiva. Il consiglio ha approvato".

"Lei continuerà ad allenare la squadra – ha chiarito Tecchi – perché non è giusto fare noi i giudici. Abbiamo sospeso Maccarani da dt per consentirle di difendersi meglio". Il dubbio era amletico, tra il massimo del garantismo (visto che ancora non si sono pronunciamenti da parte delle Procure sportiva e quella ordinaria di Monza), e il nitido giustizialismo (visto che le accuse sono pesanti e il clima creatosi infernale). Ma c’era nell’aria anche la terza via, quella di mezzo: mantenere Maccarani nelle vesti di allenatrice della Nazionale, salvaguardando il lavoro iniziato in vista delle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi 2024, ma toglierle il ruolo di direttrice tecnica e coordinatrice di tutto il team di lavoro, come, forse tiepido, segnale di attenzione a quanto è al vaglio della giustizia.

E alla fine si è optato per la posizione più soft e interlocutoria, che dovrebbe essere accettata dalla diretta interessata. In sostanza, è sotto commissariamento non solo l’Accademia ma anche il suo lavoro come ’regista’ delle operazioni in pedana e fuori. Il consiglio federale, alla presenza anche del presidente del Coni Giovanni Malagò, è iniziato puntuale poco dopo le 14. Era annunciata la partecipazione della capitana delle ex Farfalle ("guerriere" o "fenici", sarebbero i due nomignoli in ballottaggio per il futuro) Alessia Maurelli, invece tutta la squadra è entrata in sala, non senza qualche mal di pancia di qualcuno.

Tutto con una tensione palpabile, per un caso che sta scuotendo l’intero sistema della ginnastica ma anche dello sport tricolore. Intorno alle 17, dopo circa tre ore molto intense, la seduta è stata sciolta e sono state comunicate le decisioni.

"L’aspetto più doloroso di tutta la situazione è l’avermi già condannata prima ancora di accertare i fatti e le eventuali responsabilità nelle sedi competenti – aveva detto nei giorni scorsi la 56enne milanese –. Vorrei che si distinguesse tra i comportamenti personali di cui sono pronta a rispondere e ciò che avviene fuori dalla mia sfera di azione. Non ci sto ad essere ritenuta responsabile per azioni non mie e per comportamenti che non mi appartengono".