Luigino vende informazione e compagnia

Quando nel 2008 ha dovuto chiudere il suo ristorante ha aperto il chiosco in via Rota: c’eravamo anche nei giorni più duri del Covid

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Dal suo locale di via Gramsci all’edicola di via Rota il passaggio non è stato facile. Anche perché la famiglia Galimberti aveva gestito il ristorante Da Giacomino dal 4 aprile 1967 al 29 giugno 2008. Un periodo troppo lungo perché il cambio di professione fosse indolore. Ma ora Luigi Galimberti, classe 1956, gestisce la rivendita di via Rota, di fronte a via Savonarola, togliendosi pure qualche soddisfazione. Con lui collabora la moglie Loredana Grassi. "Ormai – spiega – mi sono abituato. La mattina alle 6 l’edicola è già aperta, ma tanto non mi è mai pesato alzarmi presto. Di questo lavoro apprezzo il fatto di stare a contatto con la gente, un po’ come facevo nel mio ristorante". Luigino, così lo conoscono gli amici, aveva assunto la gestione del ristorante Da Giacomino, tempio della gastronomia brianzola, luogo abituale di ritrovo di giocatori, dirigenti, tecnici e tifosi del Monza, nel 1984, dopo la morte del padre Benito. Luigi abbassa l’ultima volta la serranda nel giugno 2008. Lo stabile dove ha sede il locale viene venduto per essere sottoposto a una ristrutturazione. Il progetto non prevede lo spazio per un ristorante.

"Nel settembre 2008 – ricorda – abbiamo perciò deciso di cogliere questa opportunità, rilevando un’edicola. Volevo un’attività da gestire in autonomia, come la precedente. Non sono mai stato il tipo da lavoro in ufficio". Infatti Luigino, quando si trattò di decidere tra l’assunzione in banca e la gestione del ristorante di via Gramsci, rinunciò alla prima opzione e puntò senza esitazione sulla seconda. Ora, in effetti, la sua edicola è diventata un punto di incontro per gli abitanti del quartiere. Un ruolo che diventò particolarmente rilevante nel 2020, durante il periodo più duro dell’emergenza sanitaria.

In quei momenti, contrassegnati da rigide restrizioni in fatto di spostamenti, andare a prendere il giornale da Luigino diventava anche un’occasione per spezzare la solitudine e dimenticare la tristezza delle giornate trascorse forzatamente in casa. Una buona abitudine che, ovviamente, Luigi tuttora incentiva. Qui, inevitabilmente, si parla molto di calcio, ma anche di altro. "Discutiamo – conclude – di Monza e Inter, di politica e dei fatti di Monza. Vendo soprattutto i quotidiani, ma sono molto richieste pure le figurine e i giochi per i bambini. La vicinanza con la palestra Ronin aiuta. Insomma, mi trovo bene: sono pure aperto tutte le domeniche".