STEFANIA TOTARO
Cronaca

Lui, lei, l’altro e un’estorsione: "Voleva farsi dare 600mila euro"

Monza, la denuncia in aula di un commerciante dopo la fine burrascosa della sua relazione amorosa. Sarebbe stato vittima di pestaggi e minacce rivolte anche alla ex moglie e al suocero

In Tribunale un presunto triangolo amoroso finito con una presunta estorsione Si torna in aula a marzo per altre testimonianze sull’intricata vicenda

In Tribunale un presunto triangolo amoroso finito con una presunta estorsione Si torna in aula a marzo per altre testimonianze sull’intricata vicenda

Monza – Un presunto triangolo amoroso con finale di estorsione: lui, lei, l’altro e nel mezzo un presunto credito di 600mila euro preteso con botte e minacce. Sono gli ingredienti di un processo iniziato ieri al Tribunale di Monza che vede tre persone imputate a vario titolo anche di lesioni e violenza privata. Secondo il racconto della presunta vittima, un commerciante di abbigliamento 60enne del Milanese che si è costituito parte civile, i responsabili sono la 50enne L. con cui l’uomo ha avuto una relazione sentimentale, il 40enne P. ex della donna e P.T., un intermediario nella commissione dei reati.

I fatti contestati risalgono al 2019 e avrebbero avuto il culmine a gennaio a un appuntamento in un hotel a Cavenago Brianza a cui si erano presentati il commerciante e la ex compagna, che avevano avuto anche degli affari in comune, rimasti in sospeso quando la donna aveva interrotto la relazione sentimentale perché chiedeva al 60enne di ufficializzare la loro storia d’amore. "C’era da sistemare la questione di una partita di merce da 150mila euro che L. mi aveva proposto di acquistare da un suo ex cliente, poi ho scoperto attraverso una società dell’ex P., quindi ho capito che loro due erano sempre stati in rapporti. Io avevo già piazzato parte della merce, ma era arrivata piena di difetti quindi avevo dovuto restituire i soldi ai clienti e volevo rientrare dal credito - ha raccontato il 60enne davanti ai giudici - Abbiamo incontrato un presunto consulente, che poi ho scoperto essere P.T., ma poi sono entrati due uomini che si sono messi davanti alla porta per impedirmi di andarmene ed è arrivato P., che mi ha fatto cadere dalla sedia e mi ha riempito di calci e pugni. Mi hanno detto che dovevo coprire un debito di 600mila euro nei confronti di L. e mi hanno obbligato a firmare un documento per le prime due cambiali da 50mila euro ciascuna".

Il 60enne era finito al pronto soccorso e aveva presentato la prima denuncia ai carabinieri, seguita da un’altra a luglio quando era stato avvicinato e minacciato da due uomini. "Mi hanno fatto sedere su una panchina e uno mi ha mostrato un borsello facendomi intendere di avere una pistola e che dovevo pagare il debito". Una terza denuncia è stata presentata a dicembre quando altri due uomini l’avrebbero costretto a mettersi alla guida della sua auto da Cuggiono fino a un parcheggio di Magenta e nuovamente minacciato intimandogli di pagare entro 72 ore 200mila euro su un conto corrente che corrispondeva a una società inglese dietro la quale risulterebbe il 40enne. "Quella volta hanno minacciato di fare del male anche alla mia ex moglie e a mio suocero", ha raccontato. Al dibattimento si è presentata soltanto la 50enne, che sostiene come davvero l’ex sia in debito con lei per gli affari che avevano condiviso durante la loro relazione.