ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il genio di Luciano Grella torna nella sua Reggia: la storia dello stilista che da Triuggio ha vestito il jet set con leggerezza e umiltà

Monza, a quattro mesi dalla sua scomparsa il ricordo in un libro e in un docufilm

VISMARA BRIANZA TIUGGIO LUCIANO GRELLA

VISMARA BRIANZA TIUGGIO LUCIANO GRELLA

Monza – “Maestro di eleganza e promotore dell’artigianato italiano”. C’è già racchiusa l’essenza di ciò che è stato Luciano Grella nel sottotitolo del docufilm che lo riguarda, appena realizzato e proiettato ieri alla Villa Reale di Monza, in una mattinata a lui interamente dedicata. Lo stilista, scomparso lo scorso 2 agosto all’età di 84 anni, dentro le sale della Reggia monzese ha compiuto una delle sue realizzazioni più mirabili, l’imponente mostra storica sui “100 anni di moda in Italia dal 1860 al 1960“, andata in scena nel 1995. Fu quello un successo clamoroso, ritenuto da molti stilisti la migliore mostra sulla moda mai realizzata in epoca recente, che segnala che Grella, oltre a essere stato uno stilista raffinatissimo, fu anche uomo di idee e di impresa, per cui non a caso ricoprì ruoli molto importanti in Confartigianato (tra cui presidente nazionale di Confartigianato Moda). Veronese di origine, ma brianzolo d’adozione, iniziò a vivere a Canonica di Triuggio, dove ha poi sempre abitato, dall’età di 14 anni.

Qui aveva il suo conosciutissimo atelier, in cui ha disegnato e realizzato abiti e accessori preziosi di alta classe. Ieri in Villa Reale l’hanno ricordato tante istituzioni e personalità del territorio, tra cui il sindaco di Monza Paolo Pilotto, il consigliere regionale Alessandro Corbetta, il presidente di Apa Confartigianato Giovanni Mantegazza, e un commosso sindaco di Triuggio Pietro Cicardi. “Sono emozionato, è davvero troppo poco tempo da quando Luciano ci ha lasciato – dice Cicardi –. Nel suo essere un maestro di moda, ha rappresentato e fatto conoscere il nostro Comune, mostrando verso i suoi concittadini sempre disponibilità, affabilità, gentilezza. Ha avuto il grande merito di dialogare con il territorio, coinvolgendo le maestranze locali, le nostre sarte, con risultati eccellenti”.

Il docufilm a lui dedicato è stato realizzato dai giornalisti Alex Gusella e Diletta Grella (sua figlia), ed è una lunga intervista, arricchita da reperti televisivi, in cui lo stilista ripercorre la sua vita professionale, fatta di risultati e incontri straordinari, ma sempre con un’umiltà di fondo che trapela in tanti passaggi (tante volte si dice grato per la “fortuna” che ha avuto). Grella ha vestito personaggi del jet set e del mondo dello spettacolo, attrici e uomini di cultura, oltre a esponenti di spicco dell’ambiente imprenditoriale. 

Le sue creazioni sono state ammirate nella vetrina del suo showroom di Milano, nella centralissima via Manzoni. Al termine della mattinata, l’altro figlio Umberto (noto avvocato), ha presentato il suo libro dedicato al padre, dal titolo “Hai reso più bello il mondo. Ora dovrai rifare il guardaroba agli angeli“. Anche in questo caso, emergono tanto le sue qualità umane, perfettamente rispondenti allo stilista che era. I modi delicati ricordano la leggiadria dei suoi abiti, sempre misurati a un’eleganza impeccabile, volta a fare in modo che “il vestito, una volta indossato, scompaia nella persona che lo indossa, diventi un tutt’uno”, come diceva lui stesso.