Luca Attanasio, Kinshasa abbraccia Limbiate nel ricordo dell’ambasciatore ucciso

Doppia celebrazione a due anni dall’agguato mortale. In Congo la strada dell'ambasciata italiana diventa 'Avenue Luca Attanasio'

Luca Attanasio

Luca Attanasio

Limbiate (Monza Brianza) - Tra Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. e Limbiate, ci sono circa 8.600 chilometri. Ma oggi le due città saranno vicine nel ricordo di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso il 22 febbraio 2021 insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.

A Limbiate ci saranno tanti amici di Luca, rappresentanti istituzionali, scuole, associazioni.​ A Kinshasa ci sarà invece Zakia Seddiki Attanasio, moglie di Luca, che nella sede dell’ambasciata italiana promuoverà il bando per 43 borse di studio da assegnare a studenti di 12 paesi. Si tratta di un’iniziativa della Fondazione Mama Sofia, fondata da Luca e Zakia, in collaborazione con l’Università Ecampus e i partner Vexavit e Anpit, con il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e della Ricerca. Da oggi a Kinshasa cambierà nome anche la strada in cui ha sede l’ambasciata italiana, che diventerà “Avenue Luca Attanasio“, e sarà anche inaugurata un’opera realizzata dall’artista congolese Benjamin Matuatadidi con il simbolo della pace per commemorare l’ambasciatore, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo.

Nelle stesse ore, questa mattina, a Limbiate inizierà una lunga giornata di commemorazione di quel giovane cresciuto in città che ha saputo trasformare il suo desiderio di pace in una missione nel più alto grado diplomatico del nostro Paese e che è stato barbaramente ucciso mentre svolgeva il suo compito. "Un vero esempio per tutti, soprattutto per i nostri giovani", lo ha definito più volte il sindaco Antonio Romeo, ricordando anche quanto Luca Attanasio amasse Limbiate, continuamente citata nei suoi discorsi, quando chiamava o inviava messaggi dall’altra parte del mondo. "L’ultimo messaggio che mi ha inviato tre giorni prima del terribile agguato in cui perse la vita riguardava l’acquisto, da parte del Comune concluso quella mattina, della Villa Medolago. Per questo, ricevuta la tragica notizia della sua morte, abbiamo pensato di intitolarla a lui". Oggi infatti, dopo il momento di commemorazione con le scuole nel teatro comunale, partirà un corteo di ragazzi per raggiungere la storica villa, dove verrà scoperta la targa che legherà per sempre il suo nome a quello di Luca Attanasio.

Intanto, nella Repubblica democratica del Congo, sono iniziate le riprese del film documentario 'Broken Dream' in collaborazione con Rai Documentari. Un progetto di Imma Vitelli, diretto da Jacopo De Bertoldi, prodotto da Filippo Macelloni per Nanof e da Fabio Scamoni/Red Huse, con il patrocinio della Farnesina. Un documentario che racconta la figura di Attanasio attraverso lo sguardo di Zakia, compagna di vita e di ideali di Luca e madre delle sue tre bimbe: "Quando Luca è stato ucciso a Goma io e le mie figlie eravamo a Kinshasa. Sofia aveva quattro anni, le gemelline Lilia e Miral meno di tre. Questo film è per loro. Devono sapere chi era loro padre".

Intanto a Limbiate, dove in serata è atteso anche l’arcivescovo di Milano Mario Delpini nella chiesa di San Giorgio, l’artista Dario Brevi, amico personale di Luca, a cui ha dedicato il bellissimo monumento funebre che decora la sua tomba nel cimitero comunale, è tra i promotori della campagna social che vuole ricordare l’ambasciatore con il ritratto, a sua firma, di Luca come "ragazzo dell’oratorio", che oggi è esposto nel bar dell’oratorio di via Mazzini. "A due anni dalla scomparsa, chiediamo a tutti di pubblicare questo ritratto di Luca sul proprio stato di Whatsapp. Un modo semplice ma forte per fare memoria di lui e testimoniare la potenza del suo messaggio: la gioia di essere costruttori di pace".