
Il sindaco rende omaggio a Re Panettone. Per Mauro Capitanio una mattina nel forno di Achille Zoia, accanto al decano dei pasticcieri italiani, 72 anni trascorsi a creare e a regalare emozioni indimenticabili ai golosi.
È così che il maestro è entrato nella vita di migliaia di famiglie che non festeggiano il Natale senza fare un salto alla sua Boutique del dolce, tempio del buon gusto dove la tradizione è l’unica legge.
Una storia che guarda avanti e si propone anche su internet fino a dovere sospendere le vendite online perché le scorte sono finite. Pochi giorni fa, al concorso milanese, il suo panettone è stato premiato come il migliore d’Italia. "Un vanto per tutti", dice il primo cittadino mentre si aggira fra stampi e ingredienti nel cuore della bottega.
È arrivato appena ha saputo che il concorezzese si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento convincendo gli oltre 10mila visitatori della kermesse dal palato fine. Per lui, patron della vetrina più famosa della città, insegnante di Cast Alimenti fino allo scoppio della pandemia, scuola bresciana di formazione di pasticcieri tra le più famose in Italia, è una giornata da ricordare. Lavorando, come fa da sempre. Non ha segreti "tanto che ai miei allievi ho trasmesso tutto", dice, se non che 40 anni fa ha creato una pasta lievitata nuova, "il panettone di Concorezzo", che quando ha aperto l’altro negozio a Cologno Monzese per non fare torto a nessuno ha cambiato in Panettone Paradiso.
Ne produce 150 al giorno e a sera non ne rimane neanche uno. A fare la differenza è l’amore per il mestiere che non passa mai, neanche a 85 anni.
Un mese fa aveva ricevuto un oscar alla carriera da Iginio Massari. Sotto la Madonnina, il re degli impasti ha sbaragliato la concorrenza piazzandosi al primo posto davanti ad altri 31 colleghi in arrivo da tutto il Paese.
Bar.Cal.