
di Alessandro Crisafulli
Una ricetta contro la desertificazione commerciale della città. Per ridare vita, non necessariamente con nuovi negozi, ai locali vuoti e alle vetrine spente che si affacciano su strade e piazze. Come? Con una serie di idee: l’affitto temporaneo agli artigiani, per esporre le loro realtà, produzioni, iniziative, offerte e servizi particolari. La possibilità di esposizione in zona centrale per i negozi che hanno sedi periferiche, soprattutto in occasioni particolari come i saldi, il Natale, le serate a tema, la Pasqua. L’affitto agevolato e temporaneo alle associazioni per la presentazione delle loro attività ed eventi. La possibilità di attivare uno o più spazi per temporary shop anche a tema, ad esempio prodotti alimentari di altre Regioni. O ancora l’applicazione, sotto la regia del Comune, di vetrofanie e pannelli sulle vetrine dei negozi sfitti, con immagini delle bellezze artistiche della città, percorsi di esposizione fotografica ecc...
Il progetto è stato messo a punto dal Comune di Desio e inserito nel più ampio piano per partecipare al Bando di Regione per lo sviluppo dei Distretti del Commercio 2022-2024. Il costo di questo punto specifico è anche piuttosto limitato, 11.700 euro, a testimonianza che serviranno più che altro volontà condivisa e creatività. Concretizzarlo, per Desio, sarebbe una vera e propria rivoluzione, visto che negli ultimi anni, soprattutto nell’asse centrale di via Garibaldi e corso Italia sono decine le vetrine che si sono spente. In uno scenario sempre più spettrale.
"E’ importante sensibilizzare la cittadinanza, ed in particolare le giovani generazioni, sull’importanza che rivestono i negozi di vicinato come presidio del territorio – spiega nel progetto l’assessorato al Commercio guidato da Samantha Baldo – come luogo di incontro, di scambio e di crescita per tutta la comunità. Per conseguire l’obiettivo, si prevede di coinvolgere le associazioni culturali partner del DUC per applicare anche a Desio best practice che hanno avuto buon esito in altri contesti".
Ad esempio, utilizzare alcuni negozi sfitti da almeno tre mesi nei principali assi commerciali della città ed in alcune zone fuori dal centro, di particolare interesse per l’Amministrazione, dove artisti, nelle vesti di bottegai, accoglieranno tutti coloro che vorranno portare in questi locali qualcosa di s. In questa direzione, il Comune sta studiando le buone prassi nazionali (Parma) e internazionali (Anversa), per cercare di riadattarle al contesto desiano e applicarle anche qui. Realtà dove i locali riutilizzati hanno vivacizzato interi quartieri e sono tornati appetibili per locazioni a lungo termine, con nuove attività, spesso creative e innovative. Tanti sono i partner interessati al progetto: Confcommercio, Confartigianato, l’associazione Arden, la Pro Loco.