
Le panchine di piazza Repubblica
Lissone (Monza), 14 maggio 2016 - Vandali scatenati in centro Lissone. Nel giro di pochi giorni i teppisti hanno preso di mira prima i divanetti-chaise longue installati dal Comune nella piazza centrale della città per abbellirla e renderla più confortevole, poi una delle installazioni realizzate dai bambini delle scuole lissonesi e posizionata accanto alla palazzina Asl per spronare le persone a riflettere sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in occasione del 25esimo anniversario dell'approvazione della legge con cui l'Italia ha ratificato la Dichiarazione Onu sui diritti dell'infanzia. L'episodio più recente è stato proprio quello che ha visto vittima dei raid il cubo-installazione collocato in largo Lea Garofalo, accanto alla nuova sede Asl, con i lavori creati dagli alunni dell'istituto della frazione di Santa Margherita e dedicati al tema del diritto alla salute: qui i vandali hanno strappato dai supporti e gettato via i contenitori che raccoglievano i simboli dello «stare bene» ideati dai ragazzi. Di fronte all'incursione teppistica, il sindaco Concetta Monguzzi si è sentita in dovere di scrivere una lettera aperta ai bambini della scuola di Santa Margherita per chiedere loro «scusa a nome di tutta la città». Nei giorni precedenti, invece, i vandali hanno colpito in piazza Libertà, accanendosi per l'ennesima volta contro i divanetti di design collocati dal municipio come panchine per rendere più attraente l'area: una delle sedute è stata semi-distrutta da ignoti e ora dovrà essere nuovamente riparata, come è già dovuto accadere più volte da quando le chaise-longue colorate sono comparse nella piazza. Per cercare di individuare gli autori dell'atto vandalico la Polizia Locale sta setacciando i filmati delle telecamere dell'impianto di videosorveglianza. Intanto la Giunta sta seriamente valutando pure l'ipotesi di ricorrere a un servizio di vigilanza privata per poter mantenere sotto controllo in modo continuativo, anche di notte, piazza Libertà, così da scongiurare il ripetersi dei raid.