Lissone, la predica del parroco alla sindaca: "Pochi aiuti per i bimbi disabili"

Le quattro materne paritarie chiedono più fondi , ma Borella: "Le maestre di sostegno sono materia dello Stato"

Don Tiziano Vimercati

Don Tiziano Vimercati

Lissone (Monza) - Da un lato la parrocchia, che chiede più fondi e più certezze per gli aiuti educativi agli alunni con disabilità. Un passaggio necessario per stabilire le rette per le famiglie e che ha costretto a rinviare fino all’ultimo gli open day delle 4 materne paritarie. Dall’altro il Comune, che spiega di avere appena messo in campo, in aggiunta al mezzo milione di euro già previsto, altri 50mila euro per aiutare le scuole dell’infanzia parrocchiali a far fronte al caro bollette. E che si dice pronto a incrementare ulteriormente i sostegni, arrivando fin dove possibile. Scintille in città tra parrocchia e municipio, alle prese col rinnovo della convenzione con cui l’Amministrazione supporta le materne paritarie, che accolgono 520 bambini.

La situazione è complessa e le trattative sono in corso. La parrocchia nel suo bollettino, pur riconoscendone l’impegno, ha rimproverato al Comune di dimostrarsi "poco disponibile" a trovare una soluzione sui costi dell’accoglienza dei bambini disabili: servirebbero più fondi, più garanzie e più certezze sulla parte di cui si fa carico il municipio. "A fronte delle necessità espresse dalla parrocchia, rispetto all’attuale convenzione, abbiamo già stanziato 50mila euro aggiuntivi per risolvere problemi come le bollette – fa presente la sindaca Laura Borella –. Arriveranno poi altri 250mila euro che ci farà avere la Regione. Cercheremo di liquidare entro l’inizio gennaio, questi 300mila euro, a dimostrazione dell’importanza che diamo alle scuole paritarie e alle loro esigenze". C’è però il tema della nuova convenzione, che dovrà scattare da settembre 2023.

«C’è una trattativa in corso - spiega Borella –. Abbiamo proposto un aumento dei sostegni rispetto all’attuale contributo (di 500mila euro, ndr ), nonostante le difficoltà di bilancio. Sulla questione degli alunni disabili, come Comune abbiamo competenza sugli aiuti educativi e li abbiamo sempre garantiti anche alle paritarie, pagando gli educatori pure per bambini senza le certificazioni. Il nodo è quello delle insegnanti di sostegno, che nelle scuole private sono a carico dell’istituto: qui come Comune non abbiamo competenza né fondi per agire, perché è materia dello Stato. Ho sottoposto il problema alla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti, che di recente è venuta in visita a Lissone. Stiamo cercando di fare il possibile".