L’intelligenza artificiale al servizio della ricerca medica in Epatologia. Una ricerca del Centro delle malattie autoimmuni del fegato dell’università Bicocca al San Gerardo di Monza e del team di Data Science di Rulex a Genova, ha permesso di individuare quattro nuovi sottotipi di colangite biliare primitiva (una malattia cronica autoimmune che può peggiorare in cirrosi) basandosi sui dati clinici di più di 12mila soggetti provenienti da tutto il mondo.
Il nuovo algoritmo si unisce agli esistenti score prognostici e consente di migliorare la valutazione prognostica dei pazienti già al momento della diagnosi: in Italia la colangite biliare primitiva colpisce più di 10mila persone, soprattutto donne oltre i 40 anni di età.
"Per noi pazienti questo studio è molto importante considerato il grande numero di pazienti italiani inclusi e le potenzialità di innovazione portate dall’intelligenza artificiale – commenta Davide Salvioni, presidente della onlus Amaf, l’associazione italiana di pazienti dedicata alle malattie autoimmuni del fegato –. Una migliore conoscenza di queste patologie avrà sicuramente delle ricadute positive sulla capacità dei medici di gestirle in modo più efficace". Assicura Alessio Gerussi, ricercatore del Centro malattie autoimmuni del fegato di Monza: "Gli studi futuri saranno mirati alla integrazione dei dati clinici con i dati provenienti dal sequenziamento genetico, dalle tecniche di imaging radiologiche e dalle scansioni digitali dei vetrini dei campioni istologici. Lo scopo finale è offrire cure personalizzate ai pazienti". M.Galv.