L’insediamento off limits ormai stanziale

A Lissone, il problema dei camper invasivi persiste nonostante la proposta di utilizzare un campo nomadi autorizzato. La situazione, accettata da anni, porta a continue violazioni e discariche abusive, monitorate periodicamente dalle autorità locali.

L’insediamento off limits ormai stanziale

A Lissone, il problema dei camper invasivi persiste nonostante la proposta di utilizzare un campo nomadi autorizzato. La situazione, accettata da anni, porta a continue violazioni e discariche abusive, monitorate periodicamente dalle autorità locali.

"Vadano nel campo qui vicino a Lissone...". Alcuni residenti nella zona di via Oslavia hanno pensato che questa potesse essere la soluzione migliore, per i camper che avevano invaso il parcheggio pubblico di fronte alle proprie abitazioni, sottraendo posti auto e agitando gli animi. Nulla di più complicato. Praticamente impossibile. Il campo nomadi autorizzato e attrezzato di Lissone infatti (che in realtà ricade praticamente sul territorio desiano, essendo di qua dalla Valassina e proprio al confine) è off limits da anni, parecchi anni. Le decine di famiglie che lo popolano sono in realtà stanziali da tempo immemore. E non ne vogliono sapere di muoversi e lasciare eventuali piazzole ad altri, se non, magari temporaneamente, a componenti della stessa comunità. Una situazione che è stata praticamente accettata e mai più messa in discussione. Una situazione che, in qualche modo, sembra far intendere ai residenti di potersi “allargare“ a piacimento. Come spesso avviene, anche in questo periodo, basta andare a fare un giro davanti alla struttura per notare come il terreno a fianco (quello tra il campo nomadi e la Valassina) sia stato invaso abusivamente da oltre una decina di mezzi di vario genere, tra camion, rimorchi, furgoni. Ma anche varie tipologie di strutture, attrezzature e diverse discariche abusive di rifiuti e scarti di vario genere. Una situazione che ogni tanto viene monitorata dalla polizia locale di Lissone e che, periodicamente, finisce anche sui banchi del Consiglio comunale lissonese o desiano. Ma, nel concreto, lo scenario sembra sempre lo stesso. Ale.Cri.