L’incubo del maxi svincolo. San Rocco sul piede di guerra: "Smetteremo di respirare"

Gli abitanti del quartiere hanno raccolto oltre 500 firme per bloccare il progetto di Serravalle. Il Comune si mobilita per limitare l’impatto ambientale e propone una soluzione alternativa.

L’incubo del maxi svincolo. San Rocco sul piede di guerra: "Smetteremo di respirare"

L’incubo del maxi svincolo. San Rocco sul piede di guerra: "Smetteremo di respirare"

"Sullo svincolo A52 di Serravalle a Sant’Alessandro siamo a fianco dei cittadini. Vogliamo che l’intero tratto che li interessa sia eseguito in galleria, evitando i lavori in trincea e limitando così, e di molto, l’impatto ambientale". Una dichiarazione d’intenti netta quella dell’assessora alla Mobilità Giada Turato, sulla questione che da più di un anno tormenta il quartiere San Rocco, in particolare i residenti delle vie Gentili, Talete e Aristotele, che rischiano di trovarsi sotto casa i cantieri per la realizzazione dell’opera di potenziamento della tangenziale Nord all’altezza dell’interconnessione con l’A4, pensata da Regione - in accordo con la società Serravalle - per sveltire il traffico veicolare per le Olimpiadi Milano Cortina 2026. L’opera di potenziamento prevede la realizzazione di quattro rami di interconnessione, due rotatorie e un nuovo tunnel di collegamento tra la barriera della A4 e la A52. Quest’ultimo prevede lavori che – stando al primo progetto di un anno fa – per gli ultimi 70 metri sarebbero in trincea a ridosso di case, scuole e impianti sportivi di una porzione di Sant’Alessandro. Una prospettiva che spaventa i residenti, i quali, con l’impegno del Comitato vie Gentili, Talete e Aristotele, hanno raccolto già più di 500 firme per l’annullamento del progetto. Aspettando quello definitivo. Intanto Monza Mobilità ha consegnato a Serravalle uno studio tecnico che dimostra che il tunnel si può realizzare con scavi interamente in galleria, seppur con costi maggiori che però non devono impedire di ridurre l’impatto ambientale.

Alessandro Salemi