Limbiate, la moglie dell'ambasciatore ucciso in Congo incontra Papa Francesco a Roma

Zakia Seddiki e le figlie tra i protagonisti dell’Incontro Mondiale delle Famiglie

Zakia Seddiki con le figlie dal Papa

Zakia Seddiki con le figlie dal Papa

Tra le diverse, forti, testimonianze ascoltate sul palco dell’aula Paolo VI in Vaticano per l’apertura dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, c’era quella di Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo. È stata una delle più toccanti e anche per questo probabilmente, nella scaletta dell’evento, trasmesso in diretta su Rai Uno, condotto da Amadeus con la moglie Giovanna Civitilli, era l’ultima, prima dell’intervento di Papa Francesco, che si è rivolto a Zakia più volte con il "tu", a sottolineare un rapporto speciale di confidenza e vicinanza. Zakia era già stata in Vaticano ad incontrare Papa Francesco con le sue tre figlie e con la famiglia di Luca Attanasio. Questa volta ad accompagnarle c’era invece sua mamma Malika. "Non mi piace parlare di lui al passato, perché Luca lo sento sempre accanto a me", ha esordito Zakia riferendosi al "suo" Luca, l’ambasciatore d’Italia ucciso mentre andava a visitare un progetto alimentare per i bambini del Congo.

"Sono qui per raccontarvi della nostra famiglia, costruita, mattone dopo mattone, insieme a lui, con amore e lealtà. Ma vi racconterò anche della mia famiglia di oggi, ferita, con Luca che, però, pur essendo lontano ci fa sentire la sua presenza tutti i giorni". Zakia ha raccontato anche le differenze tra i due, di cultura e di religione, lei marocchina e musulmana, lui italiano e cattolico, che non solo non sono mai state un problema, ma al contrario hanno saputo essere un collante fortissimo per la costruzione della loro famiglia. "Qualcuno può scoraggiarsi: sono tante le donne come me, rimaste da sole con dei bambini. Ogni tanto si sente parlare di mamme coraggio. Io sono fortunata: ho la mia mamma-coraggio, Malika, che mi aiuta tutti i giorni, che mi sostiene. La vita può essere ingiusta, ma noi non dobbiamo e non possiamo cedere allo sconforto. La nostra famiglia va avanti grazie ad una cura speciale: l’amore e l’opportunità di dare coraggio a chi ha una situazione di sofferenza".

"Possiamo dire che la missione diplomatica di Luca è diventata ora una ‘missione di pace’ di tutta la famiglia", ha detto Papa Francesco in risposta alla testimonianza della giovane vedova dell’ambasciatore italiano. "In Zakia e Luca troviamo la bellezza dell’amore umano, la passione per la vita, l’altruismo e anche la fedeltà al proprio credo e alla propria tradizione religiosa, fonte d’ispirazione e di forza interiore". "Nella vostra famiglia si esprime l’ideale della fratellanza – ha concluso Papa Francesco –. Oltre che essere marito e moglie, voi avete vissuto da fratelli nell’umanità, da fratelli nelle diverse esperienze religiose, da fratelli nell’impegno sociale. Anche questa è una scuola che s’impara in famiglia".