Limbiate (Monza), 10 luglio 2023 - “Ragazzi, sto bene. Strano come la vita possa essere così malvagia. Non sprecatela ad odiare. E non date mai nulla per scontato. Ma siate grati per quello che avete e che può sembrare la normalità…”. È questa l’essenza del messaggio che il 18enne rimasto seriamente ferito nell’incidente di venerdì notte a Limbiate ha voluto inviare agli amici, attraverso una storia su Instagram, dove è molto seguito essendo un giovane artista.
“Sono un miracolato”, ha aggiunto, postando la sua foto malconcio, ma vivo e battagliero. “Il mio pensiero adesso va ad Arnold e alla sua famiglia: brilla, ovunque tu sia”, la sua chiosa. Il neo diciottenne era sulla Range Rover che quella maledetta notte si è schiantata contro una rotonda lungo la Monza-Saronno, durante quella che giorno dopo giorno assume sempre più le sembianze di una folle corsa, con una Bmw M8 (noleggiata) a ruota.
L’impatto, il ribaltamento e poi le fiamme, alte, che hanno avvolto la vettura. Non lasciando scampo ad Arnold Selishta, il 22enne albanese deceduto poco dopo al San Gerardo di Monza. Immagini e momenti terribili che in queste ore hanno iniziato a circolare anche su Tik Tok, riprese da un testimone. “Mi hanno chiamato alle 2 e mezza di notte e sono scappato - racconta il padre del 18enne -. Sono sbiancato dalla paura. Erano stati in un locale, mio figlio non lo conosceva nemmeno direttamente il conducente dell’auto, è salito per avere un passaggio a casa. Poi l’ho ritrovato sull’ambulanza. Adesso per fortuna lo dimettono, ma se l’è vista veramente brutta”.
Secondo quanto sta emergendo e i racconti di chi c’era, su quegli acceleratori i conducenti hanno schiacciato tanto. Troppo. Al volante del Suv (con targa inglese) c’era il cugino di Arnold, anche lui albanese, arrivato a Limbiate da pochi giorni da Londra, dove vive. Dopo l’impatto sarebbe riuscito a divincolarsi dalla trappola d’inferno per primo e si sarebbe allontanato. Adesso è in carcere, con l’accusa di omicidio stradale. Mentre le indagini dei carabinieri di Desio e della Procura proseguono senza sosta.