BARBARA CADEROLA
Cronaca

L’imam, la sindaca e il don. Tutti insieme per la pace

Il parroco e la prima cittadina hanno partecipato alla festa di rottura del digiuno "Dal piccolo borgo di Carnate vogliamo lanciare un messaggio di speranza".

L’imam, la sindaca e il don. Tutti insieme per la pace

L’imam, la sindaca e il don. Tutti insieme per la pace

Nel paesino di ottomila anime in cui il 16,5% dei residenti è straniero la fine del Ramadan si festeggia insieme. Ieri, la sindaca Rosella Maggiolini e il parroco don Adelio Molteni hanno partecipato alla festa della rottura del digiuno al centro islamico di via Pascoli. "Una tradizione che va avanti da anni – racconta l’imam Reda Afify – avviata dalla passata amministrazione e che si rinnova".

"È questa la base dell’ecumenismo e della pace – aggiunge –. Da qui, in questo piccolo borgo un messaggio che vorremmo arrivasse davvero dappertutto". La tempistica della rottura del digiuno dipende dall’avvistamento della luna crescente, la data varia sempre, "in accordo con il nostro calendario. Un appuntamento sacro perché riteniamo che sia il mese in cui i primi versetti del Corano furono rivelati al Profeta Maometto, più di 1.400 anni fa". Durante questo periodo chi è osservante digiuna da poco prima della preghiera dell’alba, Fajr, fino a quella del tramonto, Maghrib. Al racconto delle origini della commemorazione si aggiunge il messaggio dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini. "Ho voluto cominciare dalle sue parole – spiega Don Adelio – per riportare l’attenzione sul dialogo. In questi tempi di guerra, abbiamo una responsabilità come uomini delle religioni e dobbiamo lavorare molto perché la pace non rimanga solo una speranza".

Un tema arrivato dritto al cuore dei partecipanti. "È veramente compito delle religioni aiutare a discernere il bene e a metterlo in pratica con opere quotidiane. Credo che sia un impegno che tocca tutti: si tratta di mettersi con coraggio spalla a spalla, come diciamo noi".

"L’integrazione ha sempre bisogno di essere coltivata, non si può mai smettere – ha aggiunto la prima cittadina – per questo siamo qui fianco a fianco". Reciprocità è la parola alla quale ricorre l’imam per spiegare il senso di questa e di altre iniziative. "Siamo stati invitati alla messa di recente e oggi siamo qui di nuovo gli uni accanto agli altri. Il nostro essere comunità uscirà anche da queste mura, presto ripristineremo una vecchia iniziativa: ripulire Carnate dai rifiuti, un modo per mostrare il nostro impegno per tutti".