L’idea: tutti al buio. Un percorso sensoriale che abbatte le barriere

Molto richiesti teatro e concerti col pubblico bendato

L’idea: tutti al buio. Un percorso sensoriale che abbatte le barriere

L’idea: tutti al buio. Un percorso sensoriale che abbatte le barriere

Sta andando a ruba fra i comuni della Brianza il progetto di teatro sensoriale dell’Unione italiana ciechi (Uici) Monza, da un’idea della sua presidente Silvana Oliva, con il talento per la scrittura.

Nei giorni scorsi Silvana Oliva e i volontari di Uici hanno messo in scena la raccolta di fiabe “Incanto di Natale“.

Il format è stato poi richiesto anche dai Comuni di Monza, Lissone e Cesano Maderno. Silvana Oliva, ipovedente, racconta alcune delle sue fiabe, che hanno come tematiche portanti autostima, accettazione di sé, apertura a cogliere ciò che la vita propone, di gioioso e difficile.

Ogni storia è raccontata con grande dovizia di particolari, per essere “vista“ anche da non vedenti, ipovedenti e normodotati bendati, tutti al buio. Intanto i volontari passano tra il pubblico offrendo biscotti, stimoli tattili come un abbraccio e olfattivi, mostrando come, disattivando la vista si possono valorizzare e potenziare gli altri sensi. "Al di là dell’elemento magico – spiega l’autrice – le fiabe hanno un risvolto morale ed etico e risvegliano sensi e potenzialità sopite. Gli spettatori escono commossi e in lacrime".

Uici Monza conta 350 soci in 55 Comuni, ma i disabili visivi in Brianza sono oltre 1500. L’associazione offre stimoli a non disperarsi per la perdita della vista, ma a farsi aiutare, per conoscere tutte le potenzialità per vivere in autonomia, nonostante il disagio. Promuove ed attua iniziative per la prevenzione della cecità, per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi ed ipovedenti. Promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi ed ipovedenti, favorendone il collocamento lavorativo e l’attività professionale in forme individuali e cooperative.

Organizza corsi di orientamento, mobilità e autonomia personale; oltre a corsi di alfabetizzazione informatica e apprendimento dell’uso di uno smartphone con tecnologica assistita (sintesi vocale, display braille, software ingrandente), il corso per l’apprendimento del sistema di lettura e scrittura per non vedenti denominato Braille, dal nome del suo inventore.

Come previsto dalla normativa vigente, la firma di una persona non vedente ha piena validità legale, è quindi indispensabile che sia in grado di firmare i documenti in completa autonomia. Il corso è gratuito, come quello per apprendere a riconoscere monete e banconote in completa autonomia.

Nei giorni scorsi, al Binario 7 con il patrocinio del Comune, Uici ha proposto anche il concerto al buio: buio in sala e mascherina sugli occhi, al centro è l’ascolto, in un contesto dove le orecchie e il cuore avranno la meglio sulla vista. Sul palco il duo d-saFE formato da Marco Pancaldi (chitarra) e Lorenzo Pierobon (voce). "Non è stato un concerto nel senso più tradizionale del termine – sottolineano gli artisti – ci definiamo un non-gruppo che suona non-musica per non-ascoltatori. Trattandosi di improvvisazione sonora totale, non abbiamo una scaletta dei brani, né siamo legati a inflessibili sezioni ritmiche o armoniche: è un mondo sonoro mutevole che sfugge alle aspettative e alle definizioni più ovvie".

Dietro a questo approccio inusuale che ad ogni esibizione evoca emozioni diverse, adattandosi anche al pubblico e spesso esplorando improbabili spazi esecutivi, c’è un grande lavoro sul suono e soprattutto una profonda esperienza e professionalità.

C.B.