"Li seguiamo sui sentieri nei loro lunghi spostamenti"

In provincia di Lecco il primo e ultimo avvistamento verificato di un lupo risale al lockdown da Covid. Sono state riscontrate tracce del suo passaggio a Missaglia all’interno del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. È stato filmato con una fototrappola e sono state campionate molte sue tracce da cui è stato estratto pure il suo dna. "Era un lupo in dispersione, cioè un esemplare di un paio d’anni che si era allontanato dal branco – spiega il comandante della stazione dei carabinieri forestali di Lecco, il maresciallo Samuele Mascheroni, 56 anni, 30 con la divisa indosso che porta da quando la Forestale era ancora un corpo autonomo, -. Non si sa da dove arrivasse né dove poi sia andato. I lupi al Nord Italia sono tornati arrivando o dagli Appennini a Sud dove ci sono sempre stati, risalendo verso la Francia e rientrando poi in Italia, oppure dalla Slovenia. I lupi sono schivi, evitano l’uomo, perché lo percepiscono come un pericolo e rifuggono dalle zone urbanizzate come la Pianura Padana. Seguono gli erbivori. Sono in grado di percorrere 80 chilometri in un giorno e i loro areali misurano 400 chilometri quadrati". Vivono in branchi, hanno un tasso di mortalità molto elevato e quindi il loro numero resta sotto controllo. "Per monitorarli, su indicazione dei ricercatori, durante la stagione invernale seguiamo dei cosiddetti transetti, cioè dei sentieri o delle rotte che solitamente percorrono perché in qualche modo sono passaggi obbligati – prosegue il sottufficiale -. Partecipiamo al progetto europeo Life Wolfalp anche fuori dalla nostra provincia, perché quando bisogna svolgere i monitoraggi occorre coprire contemporaneamente grandi. All’occorrenza poi verifichiamo le eventuali segnalazioni, come successo a Montevecchia". Nel Lecchese lupi erano stati segnalati pure in Valsassina, in realtà si è scoperto poi che si trattava di tre cani vaganti. Branchi di lupi ormai stazionari sono stati invece riscontrati in provincia di Como, nella zona del Ticino, nel Besciano, ultimamente anche in bassa provincia di Sondrio. D.D.S.