SONIA RONCONI
Cronaca

Lezioni al via: straniere sui banchi per imparare l’italiano

Sono tredici le donne straniere che si sono iscritte al corso di italiano. Le lezioni, sono partite la scorsa settimana...

A essersi iscritte al corso sono casalinghe e lavoratrici Le lezioni si terranno due volte alla settimana sino alla fine di maggio

A essersi iscritte al corso sono casalinghe e lavoratrici Le lezioni si terranno due volte alla settimana sino alla fine di maggio

Sono tredici le donne straniere che si sono iscritte al corso di italiano. Le lezioni, sono partite la scorsa settimana e termineranno a maggio e occuperanno due giorni alla settimana. Il Comune di Renate in collaborazione con l’associazione “La Pace“ ha deciso di aprire il corso poiché il 7,6 per cento dei residenti è nato all’estero (301). È determinante che le mamme che hanno figli a scuola possano capire meglio la nostra lingua per aiutarli nei compiti e per potersi integrare meglio nella comunità. Le lezioni si terrano il martedì dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 14.30 alle 15.30. Le tredici iscritte sono casalinghe o lavoratrici. Il numero è il massimo consentito dall’unico spazio comunale oggi a disposizione idoneo a ospitare le lezioni, vale a dire la sala consiliare del Municipio, dato che il centro culturale ancora sotto i ferri.

I nominativi delle partecipanti sono stati in parte proposti dai Servizi sociali del Comune e in parte dalla stessa “La Pace“, associazione islamica che, da ventisei anni attiva a Renate, ha messo a disposizione una figura madrelingua, utile supporto all’insegnante che si è resa disponibile a tenere gratuitamente il corso, Eleonora Salvioni, docente al centro di formazione professionale Consorzio Desio Brianza con un master in Promozione e insegnamento della lingua e della cultura italiana a stranieri, oltre che moglie dell’assessore al Bilancio Mario Molteni. Una collaborazione nuova e determinante quella tra la Giunta e La Pace, che negli ultimi anni aveva avuto molti conflitti con le amministrazioni comunali precedenti. Basti ricordare le polemiche quando una festa islamica era stata ospitata all’oratorio nell’aprile dello scorso anno, quando la giunta Zoia, per la prima volta, aveva approvato l’iniziativa promossa dall’associazione La Pace per celebrare l’Iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno del Ramadan, in modo comunitario.

Sonia Ronconi