VERONICA TODARO
Cronaca

L’ex Snia volta pagina. Dopo i rifiuti e l’incendio è l’ora della rinascita. Taglio del nastro il 25

Ai tempi d’oro nella fabbrica di fibre artificiali di Varedo lavoravano fino a seimila persone. Per dimenticare vent’anni di incuria, il piano di bonifica e rilancio parte da un supermercato.

L’ex Snia volta pagina. Dopo i rifiuti e l’incendio è l’ora della rinascita. Taglio del nastro il 25

L’ex Snia volta pagina. Dopo i rifiuti e l’incendio è l’ora della rinascita. Taglio del nastro il 25

L’indirizzo è corso Milano, ma per tutti il nuovo Iperal che verrà inaugurato il prossimo 25 ottobre, resterà l’Iperal dell’ex Snia Viscosa sul lato che si affaccia lungo la Comasina.

Il supermercato nasce infatti dal recupero e dalla riqualificazione dello storico sito industriale a sud, dove si sta continuamente lavorando per far sorgere il comparto produttivo e commerciale con una viabilità dedicata di accesso, spazi di sosta breve e di lunga durata per gli autoarticolati e la mitigazione dei comparti tramite viali alberati.

Lavori preceduti dalla bonifica del sottosuolo. Il supermercato quindi apre la strada al rilancio dell’area, con uno store moderno, che "ottimizza i tempi dei clienti e va incontro alle loro esigenze con un assortimento conveniente e di qualità", fanno sapere dal marchio, "tra cui i numerosi prodotti ed eccellenze enogastronomiche del territorio".

L’edificio di 2.500 metri quadrati e servito da 250 parcheggi è stato costruito in sei mesi con materiali eco-sostenibili, utilizza fonti di energia rinnovabili e dispone di un impianto di illuminazione e refrigerazione all’avanguardia per abbattere i consumi.

Il progetto di rigenerazione prevede l’inserimento di più complessi polifunzionali, dove prevalgono aree verdi e spazi pubblici che restituiranno alla città una porzione vitale di territorio su un’area dismessa dal 2003 e con un significativo grado di abbandono.

I numeri parlano da soli: 80mila metri quadrati di aree a verde pubblico, 16.500 metri quadrati di aree pubbliche e piazze, 2.200 metri di piste ciclopedonali, 3.830 metri di nuove strade carrabili, con un corridoio verde in direzione nord-sud, con percorsi pedonali e ciclabili.

Il comparto produttivo e commerciale verrà insediato nella zona sud dell’area, con una viabilità dedicata di accesso, spazi di sosta breve e di lunga durata per gli autoarticolati e la mitigazione dei comparti tramite viali alberati. L’area ha un valore di 60-70 milioni di euro: 500mila metri quadrati di estensione su cui sorgeva la Snia, sorta nel 1924 e dismessa 17 anni fa, in cui si producevano fibre artificiali, dove negli Anni Sessanta lavoravano più di 6mila persone. Si parlava da anni della riqualificazione, poi l’incendio di chiara origine dolosa ha dato una scossa all’intera operazione.

Era il 25 settembre 2021 quando la città di Varedo si è svegliata avvolta da un fumo denso. Una delle più grandi aree dismesse d’Italia, la ex-Snia, già toccata da inchieste della Direzione antimafia sul traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti, stava andando a fuoco: le fiamme hanno interessato un capannone di 20mila metri quadrati contenente rifiuti stoccati illegalmente tre anni prima, interessando un’area di 6mila metri quadrati dello stesso capannone, per un quantitativo stimato di circa 2mila tonnellate di rifiuti.

Una vicenda ancora piena di incognite, iniziata un sabato mattina poco dopo le 5.30 con colonne di fumo visibili a chilometri di distanza. Ora, con le operazioni di rimozione dei rifiuti che potrebbero terminare presumibilmente entro la fine dell’anno e l’abbattimento di 80mila metri quadrati di capannoni per lasciare spazio alla logistica, la Snia del futuro vede la luce. A rimanere in piedi all’interno del complesso rimarranno cinque ciminiere, alla luce delle indicazioni della Soprintendenza, che svettano sulla città di Varedo e qualche capannone simbolico che verrà restaurato e trasformato in un museo dedicato alla storia della Snia.

"Sono soddisfatto dei lavori nell’area sud – sottolinea il vicesindaco Fabrizio Figini –. Un’ulteriore zona tolta alla prostituzione, alla spaccio di droga, alla criminalità organizzata. Agiamo su più fronti per riportare la sicurezza e per ridare vita alla Snia e a Varedo". E ancora: "Così facendo stiamo rispettando le promesse fatte in campagna elettorale: vogliamo ordine e sicurezza e che i cittadini si sentano liberi di vivere la propria città. Il rilancio dell’area Snia dà una marcia in più al sistema economico brianzolo".