L’eccezione Seregno Con il bis di Alberto Rossi il Pd è il primo partito Un pattuglione di consiglieri

I dem sono al 36,70%, più del doppio rispetto alla lista civica che si è piazzata seconda. Non sfonda Fratelli d’Italia, che si ferma 13,74%, ma è il risultato migliore della coalizione.

L’eccezione  Seregno  Con il bis di Alberto Rossi  il Pd è il primo partito  Un pattuglione di consiglieri

L’eccezione Seregno Con il bis di Alberto Rossi il Pd è il primo partito Un pattuglione di consiglieri

di Gualfrido Galimberti

Due soli schieramenti nel Consiglio comunale di Seregno per i prossimi cinque anni. Da una parte, quella che comanda, ci saranno il sindaco Alberto Rossi con le liste di centrosinistra che lo hanno supportato in questa campagna elettorale. Dall’altra, tra i banchi della minoranza, troveranno posto Giacinto Mariani con i partiti tradizionali del centrodestra. Al di là della vittoria, clamorosa nella sua dimensione (68,12% per Alberto Rossi contro il 27,34% di Giacinto Mariani), il responso delle urne ha riservato a livello cittadino altre sorprese: il Pd, nel periodo in cui il centrodestra spopola a livello nazionale, è di gran lunga il primo partito cittadino. Le 6.120 preferenze ottenute corrispondono a 10 consiglieri comunali e al 36,70%.

Significa più del doppio rispetto alla seconda forza cittadina che, contrariamente alle aspettative, non è Fratelli d’Italia bensì Scelgo Seregno (4 seggi): 2.752 voti pari al 16,50%. Nel centrosinistra Ripartiamo (2 seggi) arriva al 6,79% e Cambia Seregno (1 seggio) al 5,90%. Tutte queste liste saranno rappresentate in Consiglio comunale. Fratelli d’Italia, la grande incognita di queste elezioni, è la terza forza cittadina. Non sfonda, arriva al 13,74%, ma è il risultato migliore del centrodestra: avrà 3 consiglieri. Lega all’8,03% (2 consiglieri), Forza Italia al 3,97% (1 consigliere). Seregno futura, quarta nella coalizione con 27 voti di distacco, resta alla finestra. In testa a tutti c’è Laura Capelli (Pd), assessora uscente alle Politiche sociali: 359 voti. Dietro a lei l’ex collega di Giunta William Viganò (Pd) con 345 e Agostino Silva (Scelgo Seregno) con 322. I sette più votati sono del centrosinistra, Scelgo Seregno ne piazza addirittura 6 tra i primi 10. Tra questi non c’è il vicesindaco uscente, Roberto Marini, che con 117 voti è undicesimo nella sua lista. Patrizia Bertocchi, capogruppo uscente del Pd, non arriva a 100 voti. Entrerà comunque in Consiglio comunale. Idem per Giuseppe Borgonovo (Pd), assessore uscente ai Lavori pubblici, che si è fermato a 84 voti. Pietro Amati (Ripartiamo), presidente uscente del Consiglio comunale, con i suoi 116 voti è secondo nella sua lista alle spalle di Antonino Foti (146). Anche per lui c’è il posto in aula.

L’assessora uscente alla Cultura, Federica Perelli (Cambia Seregno), si ferma a 103 voti ma è la più votata della sua lista. Anche per lei posto garantito. Il più votato di Fratelli d’Italia è Francesco Giordano: 137 preferenze, tredicesimo posto assoluto. Nella Lega il consigliere uscente Edoardo Trezzi ritorna dietro i banchi della minoranza con 174 preferenze. In Forza Italia, eletto Luca Tommasi con 80 preferenze. Molte delle persone elette potrebbero essere chiamate di nuovo dal sindaco Alberto Rossi nella sua squadra di assessori. Il sindaco, però, non si sbottona: "Questa settimana mi dedico completamente al Giro d’Italia, un momento storico per la nostra città. Non abbiamo mai parlato di persone e di deleghe, lo faremo in serenità tra una settimana".