"Regalarsi del tempo per meditare un po’. Conosciamo tutti il significato di tanti termini, ma dentro a ognuno di questi c’è un mondo, anche del tutto personale". Marco Antonelli (foto), ingegnere seregnese di 62 anni, descrive così “Ventiparole“, il suo ultimo libro pubblicato in questi giorni e dedicato a diversi aspetti delle relazioni umane. "È un libretto molto piccolo - spiega -, 56 pagine in tutto. Raccoglie 20 parole della nostra quotidianità, alcune di quelle che considero importanti nella mia vita. Con questo libro mi sono proposto di spiegare il significato della parola, partendo dall’etimologia, per arrivare a quello che per me è il reale significato. Alcune parole più semplici, altre inaspettate. Si legge facilmente, ma spero che faccia riflettere". Antonelli, che ha già al suo attivo alcuni libri (i romanzi “L’uomo che scriveva storie sui muri“, “Favonio“ e i racconti "La parte mancante"), non aveva previsto di pubblicare quest’ultimo lavoro. È nato tutto dal caso. "Tutto è nato da un corso di improvvisazione teatrale - racconta - che ho frequentato insieme a tanti giovani. Di fatto ero il nonno del gruppo. Tutte le settimane nel gruppo di Whatsapp scrivevo un pensiero. A distanza di tempo ho pensato di riprendere quei messaggi per riflettere su venti parole, dedicando a ognuna un paio di paginette".
Gualfrido Galimberti