Le sorprese dietro casa Un tuffo nella storia sulle orme di Leonardo e nel canyon brianzolo

Le opportunità senza barriere per la tradizionale gita del Lunedì dell’Angelo: dalla pista ciclopedonale fra Cornate e Robbiate alle visite nelle centrali idroelettriche.

Le sorprese dietro casa  Un tuffo nella storia  sulle orme di Leonardo  e nel canyon brianzolo

Le sorprese dietro casa Un tuffo nella storia sulle orme di Leonardo e nel canyon brianzolo

di Barbara Calderola

L’estro del genio nelle opere idrauliche con lo sfondo delle sue tele più celebri, la Gioconda e la Vergine delle Rocce. Basta il nome, Leonardo, per suscitare meraviglia e la gita di Pasquetta è l’occasione per respirarne le suggestioni fra natura e cultura. Non c’è bisogno di allontanarsi troppo da casa per tuffarsi nella storia. Si può trascorrere una giornata nei paesaggi amati dal Maestro che quasi per magia riportano indietro la macchina del tempo. L’itinerario firmato Parco Adda Nord ripercorre le orme del pittore, dell’ingegnere lungo la pista ciclopedonale fra Cornate e Robbiate seguendo il corso del Naviglio di Paderno, il canale artificiale parallelo all’Adda ideato proprio dall’autore del Cenacolo, ospite dei conti Melzi d’Eril, a Vaprio, a inizio Cinquecento.

Una passeggiata di sei chilometri per tutti, sia a piedi che in bicicletta accessibile anche ai disabili. Il percorso è sicuro, qui le auto sono vietate. Si parte dalla meraviglia delle cascate, un salto di 27 metri e mezzo, superato con la costruzione di sei conche, che dovevano finalmente permettere la navigazione fra Milano e il lago di Como, collegato in questo modo direttamente alla cerchia dei Navigli, un sogno che si sta cercando di riportare alla luce oggi. Molti ignorano che il via ai lavori venne dato dal Re di Francia Francesco I nel 1516, ma l’opera venne portata a compimento quasi tre secoli dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria e inaugurata nel 1777. La grande storia passa dalla provincia. In pochi chilometri si concentra un patrimonio ricchissimo, dai gioielli di archeologia industriale Esterle, Bertini e Semenza, le centrali idroelettriche ancora perfettamente funzionanti; alle conche del Naviglio, al Ponte San Michele. Le turbine nella sala macchine sono il cuore di una tecnologia che cambiò la vita del Paese all’inizio del Novecento. L’Esterle entrò in servizio nel ‘14. L’edificio, famoso per la sua bellezza, è costruito in pura tradizione eclettica lombarda.

Gli ornamenti minuziosi, i motivi geometrici e floreali, le colonne e i capitelli all’ingresso, i lampioni in ferro battuto e le imponenti vetrate goticheggianti la rendono più simile a una villa che a un fabbricato industriale. Per gli amanti degli scorci indimenticabili ci sono le Piscinette a Porto - vasche circolari artificiali, costruite con pietre raccolte sul posto e riempite con l’acqua che scorre dal canale verso il fiume e i Tre Corni, che segnano l’inizio della forra dell’Adda, uno dei tratti più spettacolari di tutto il corso d’acqua: un canyon profondo più di 100 metri ricoperto da boschi di querce e carpini, un residuo dell’antica foresta padana, ancora ben visibile. A due passi c’è lo Stallazzo, il punto ristoro dove rilassarsi immersi nella natura.