
di Fabio Luongo
Da 8 anni fa la pendolare sulla tratta ferroviaria Lissone-Milano e di situazioni, da viaggiatrice, ne ha viste e vissute molte.
Ora, con tanta ironia, le ha messe in fila, anzi in rima, in una serie di poesie dal tono semiserio che raccontano le vicissitudini quotidiane di chi utilizza i treni, in particolare quelli che uniscono la Brianza col capoluogo meneghino.
Così la 27enne lissonese Letizia Arosio ha dato vita alla sua raccolta poetica “3NO - L’odissea del pendolare”, pubblicata da Etabeta, che da sabato sarà in libreria.
Nei suoi versi la 27enne narra con leggerezza, ma anche con notevole capacità compositiva e con tanta aderenza alla realtà gli episodi che ha visto attorno a sé, da quando suona la sveglia al mattino fino al ritorno a casa, con al centro soprattutto i viaggi in treno, ovvero l’abituale odissea di attese, ritardi, lentezze, carrozze fredde o strapiene a cui sono avvezzi i pendolari.
Tutto guardando al lato più comico delle situazioni, quello che finisce per far digerire in qualche modo pure i disservizi. La prima poesia è nata per caso, in una mattina d’inverno, mentre Letizia aspettava il treno. L’ha mandata ad alcuni amici via WhatsApp ed è piaciuta. "Le volte successive mi sono divertita a descrivere situazioni passate proprio insieme agli amici, alcuni dei quali sono anche citati nelle rime.
Pian piano le poesie sono diventate una raccolta e c’è stato chi ha suggerito di scrivere un libro. Trovato l’editore che ci ha creduto, eccolo qua".
Il risultato è un testo originale e sagace. "Innanzitutto è stato un mio divertimento, che poi ho trasmesso agli amici. Mi hanno detto che le poesie sono simpatiche e mi hanno convinto a pubblicarle. Spero che anche altri possano divertirsi leggendole".
La giovane lissonese, che da bambina, alla domanda cosa volesse fare da grande, rispondeva la scrittrice, oggi non sogna più una carriera letteraria, ma più prosaicamente "un treno veloce" che "giungerebbe al mattinocol tepore di un camino,mi farebbe accomodarelieto d’esser pendolare".
"Quando in famiglia ho ricevuto l’ultima spinta per la pubblicazione del libro ero molto restia - conclude -. Mi dicevo: sono ingegnere, ho un lavoro che mi soddisfa, perché dovrei raccontare di quando aspettavo il treno dalla parte sbagliata?". Forse solo per strappare un sorriso a chi la leggerà.
Ingegnere matematico con una laurea al Politecnico di Milano, Letizia Arosio vive a Lissone e lavora all’ombra della Madonnina in un’azienda di consulenza.
La vita da pendolare l’ha fatta prima da studentessa e ora da impiegata. Il suo libro si potrà trovare nella libreria lissonese “Il Libro è”, in via Loreto, e nei vari circuiti editoriali, anche online.