GABRIELE BASSANI
Cronaca

Le fan dell’Ecuador e i bimbi nel Villaggio: la passione unisce tutti

Una grande festa a 360 gradi ricca di emozioni

Una grande festa a 360 gradi ricca di emozioni

Una grande festa a 360 gradi ricca di emozioni

All’angolo tra corso Roma e via Luini c’è il gemellaggio delle Americhe, con una delegazione di tifose dell’Ecuador con maglia e bandiere a sostegno di Richard Carapaz, che espongono però anche una maglia del Messico per tifare Isaac Del Toro, attuale maglia rosa. "Siamo qui per tifare Carapaz, però va bene anche Del Toro", spiegano sorridenti, le donne organizzate di tutto punto con i seggiolini portati da casa. "Ma venite dall’Ecuador?", "No, abitiamo qui dietro", e scappa una sonora risata. "Sono qui da 42 anni, ho sposato un italiano, ma oggi tifo per l’Ecuador e anche un po’ per il Messico, dove ho parte della mia famiglia", racconta la sua vicina. I ragazzi della Croce Bianca appoggiano gli zaini con le attrezzature di soccorso e aprono le giacche della divisa, tirando un sospiro di sollievo, sotto il palco della premiazione. "È andato tutto bene, non abbiamo avuto interventi particolari", dice uno dei 5 equipaggi appiedati che si muoveva in centro a sostegno degli altri quattro equipaggi con le ambulanze che stazionavano nella “zona rossa” della città pronte in caso di emergenza. Su corso Roma un gruppo di giovani con eccesso di entusiasmo ha distrutto il davanzale di una finestra issandosi sopra nel tentativo di riuscire a vedere l’arrivo, raccontano fuori dal bar, spiegando che si sono feriti ma niente di grave.

Al “piano nobile” di Palazzo Borromeo hanno allestito la sala stampa internazionale, con inglesi, olandesi, spagnoli e tedeschi ammirati dagli affreschi di cui amava circondarsi la famiglia Arese, mentre sulla Loggia c’era il punto ristoro che ha lasciato senza fiato gli ospiti stranieri che hanno potuto apprezzare ancora di più tartine e cocktail guardando dall’alto il meraviglioso giardino all’italiana che arricchisce il Palazzo. Fuori, sotto il sole, Mario attende il Giro con un cappellino in paglia, rigorosamente rosa: "È quello dell’anno scorso, ma per oggi va bene uguale, qui picchia forte ma è il punto più bello per vedere gli atleti da vicino mentre rallentano in curva", spiega, deciso a non mollare la sua postazione privilegiata. I bambini si aggirano divertiti all’interno del “Giroland”, il Villaggio itinerante del Giro dove gli sponsor offrono gadget e occasioni di divertimento, fino al momento della premiazione del vincitore di tappa, della consegna della maglia rosa e di tutti gli altri premi. Una signora vestita di rosa da capo a piedi arriva trafelata: "Ma hanno già finito la premiazione? Sì, signora, velocissima, come il vincitore del Giro".

Ga.Bass.