MARION GUGLIELMETTI
Cronaca

Le emozioni dipinte a mano: "Così la magia diventa moda"

L’arte di Desi Croce, illustratrice di Limbiate che ha fatto della sua passione per i manga un lavoro sartoriale

Le emozioni dipinte a mano: "Così la magia diventa moda"
Le emozioni dipinte a mano: "Così la magia diventa moda"

"Non sono brava a parole, ma quando dipingo riesco a dare voce alle mie emozioni". È così che Desi Croce, 41enne di Limbiate, parla della passione che la accompagna da quando era bambina. Una passione che le ha fatto scegliere di studiare all’Istituto d’Arte della Villa Reale di Monza e poi, dopo il diploma, di frequentare l’Accademia del Fumetto di Milano per due anni. Con un sogno: diventare disegnatrice di fumetti. "Una strada difficile, soprattutto in Italia", ammette Desi. Ma che lei, seppure non l’abbia percorsa e si sia ritrovata a fare un altro lavoro, non ha mai abbandonata. Anzi, è riuscita a personalizzarla. Dipinge giacche, scarpe, borse, zaini, berretti, rendendoli pezzi unici.

Quando è nata la sua passione per il disegno e la pittura?

"Disegno da quando sono piccola. Ho la cantina piena di album. Avrei voluto diventare disegnatrice di fumetti, ma in Italia non è facile trovare lavoro in quell’ambito. E, infatti, mi sono ritrovata a fare altro".

Che lavoro faceva?

"Ho trovato lavoro in un’azienda che offre servizi di imballaggio, spedizione, logistica, servizi e prodotti per l’ufficio e marketing. Mi occupavo anche di grafica, ma non riuscivo ad esprimere la mia creatività".

Quando le è tornata la voglia di dipingere?

"Non era mai andata via, solo avevo meno tempo. Durante la gravidanza del mio secondo figlio, mentre ero a casa e navigavo sul web, mi sono imbattuta in scarpine da culla per neonato personalizzate. Mi sono piaciute molto e ho subito pensato che avrei potuto provare a farle anche io, dipingendole. Mi sono messa subito al lavoro. Poi, sono passata agli accessori. Sentivo sempre più la voglia di sperimentare".

Ed è arrivato il grande passo.

"Un anno e mezzo fa. Da creazioni per amici e parenti, ho trovato il coraggio di provare a fare della mia passione un lavoro. A fine mese non ho un grande stipendio, ma quello che faccio mi rende felice. Poi, devo ammetterlo, è fondamentale il supporto del mio compagno: lo è stato quando ho preso questa decisione e lo è ogni giorno".

Quanto tempo dedica alla pittura?

Dopo aver portato i bambini a scuola e aver sistemato casa, inizio a lavorare. E continuo finché non tornano. La durata dei lavori dipende dal soggetto, dai dettagli, dai colori e dalle sfumature. Per un paio di scarpe o una giacca impiego più o meno due o tre giorni. Poi bisogna aspettare l’asciugatura e fissare il colore. Spesso si guarda il risultato e non si pensa a tutto il lavoro che ci sta dietro, ma è davvero tanto".

Com’è dipingere su un tessuto?

"Decisamente complicato. Una tela o un foglio hanno una base lineare e salda, mentre i tessuti hanno mille cuciture. Ho iniziato con disegni semplici. Con il tempo sono passata agli sfondi e a disegni con più particolari. Non si finisce mai di imparare e so che posso migliorare".

Come sceglie i soggetti?

"Solitamente lavoro su ordinazione. I clienti arrivano già con il disegno che desiderano sul loro capo, a volte mi permetto solo di dare loro qualche consiglio, soprattutto in base alla scelta del soggetto abbinato a un particolare tessuto. Oppure mi danno una tematica e io propongo qualche disegno. Mentre per le creazioni che porto alle fiere, scelgo io quello che mi piace".

E se arriva una richiesta difficile?

"Mi viene l’ansia (ride, ndr). Però mi piace mettermi alla prova e alla fine riesco sempre a realizzare quello che mi è stato chiesto. E, soprattutto, i clienti sono soddisfatti. Questa è la parte più bella del mio lavoro".

Un esempio?

"Un giorno mi è stato chiesto di disegnare Final Fantasy 10 su un paio di scarpe. Il disegno realistico non è proprio il mio campo, nel senso che preferisco personaggi di genere anime. Ma impegno e passione portano a farti fare tutto".

Le richieste maggiori?

"Alcuni soggetti vengono scelti in base alla moda del momento. Per quanto riguarda i tessuti, dipende dal periodo: in questo momento vogliono tutti le scarpe, in primavera vanno molto le giacche".

Che rapporto ha con la moda?

"Mi è sempre piaciuto vestirmi bene e avere un bell’aspetto. Seguo la moda, ma solo se rispecchia i miei gusti".

Perché scegliere un prodotto dipinto a mano?

"I lavori fatti a mano sono prodotti unici, speciali e personali. Spesso mi chiedono se posso rifare un disegno che vedono su un paio di scarpe o su una giacca, ma dico di “no”. È bello che ognuno scelga il suo soggetto, qualcosa che lo emozioni, al quale io posso provare a dare forma su un tessuto".

Tre aggettivi per definire le sue creazioni.

"Uniche, personalizzate ed emozionali".

Qualche personaggio famoso tra i suoi clienti?

"Ho dipinto delle scarpe per Edoardo Brugnoli (il pianista degli Anime, ndr), incontrato a Milano Comics & Games. E una giacca per Giorgio Vanni (cantautore e voce maschile delle canzoni dei cartoni animati, ndr). Poi, sto lavorando anche per un altro cantante, interprete di alcune sigle di cartoni animati. Il nome è top secret. Lo scoprirete prossimamente sul mio profilo Instagram".

Qualcuno su cui vorrebbe vedere indossato uno dei suoi capi?

"Nessun personaggio del mondo della tv e nessun influencer. Vorrei che mi scegliessero personaggi legati al mondo delle anime o dei manga. Sapete cosa vuol dire vedere indossate un paio di scarpe da qualcuno che ha dato voce ai tuoi cartoni animati preferiti? Un sogno".

Le vendite?

"Ho iniziato su Instagram. Poi, nelle fiere. La prossima sarà Milan Games Week & Cartoomics dal 24 al 26 novembre. Sto anche provando a chiedere ad alcune fumetterie se sono interessate a esporre delle mie creazioni e prendere eventuali ordini".

Il suo profilo Little Fairies, perché questo nome?

"Ho da sempre una passione per Trilly, la fatina di Peter Pan. Non potendo utilizzare quel disegno, ne ho realizzato uno simile e ne ho fatto il mio simbolo. Stessa cosa per il nome (@little_Fairies_), significa piccole fate. Per me dipingere significa dare vita ad un mondo magico, pieno di fantasia ed emozioni".

Un sogno nel cassetto?

"Vorrei farmi conoscere di più, non solo per una questione economica. Mi piace far sentire uniche le persone e l’handmade regala proprio questa sensazione".