Tragico incidente a Como, motociclista di Lazzate morto sul colpo

Massimiliano Travascio, 37 anni, saldatore e volontario del Gvat, viveva a Lazzate con la compagna e il figlio piccolo

Il tragico impatto a Como

Il tragico impatto a Como

Lazzate (Monza Brianza) - Viaggiava sulla Napoleona, a Como, verso piazza Camerlata, in sella a una Suzuki di grossa cilindrata resa irriconoscibile dall’impatto con le tre auto con cui si è scontrato e che viaggiavano una dietro l’altra in direzione opposta alla sua. Un urto al quale non è sopravvissuto Massimiliano Travascio, 37 anni di Lazzate, morto nell’incidente avvenuto ieri pochi minuti prima delle 16.30. Lo scontro ha coinvolto tre auto che procedevano in direzione opposta alla sua, dirette verso il centro città, ed è avvenuto in corrispondenza della leggera curva a metà della Napoleona. Secondo la prima ricostruzione svolta dalla polizia locale di Como, il motociclista stava viaggiando sulla corsia di sinistra, al centro della strada, e avrebbe perso in controllo della moto esattamente mentre stava per affrontare la curva, andando a invadere la corsia opposta. Ha toccato leggermente una prima auto, destabilizzandosi ancora di più e forse perdendo del tutto il controllo sulla moto, per poi schiantarsi contro la Smart che arrivava immediatamente dopo: il conducente ha cercato di evitarlo, ma è stato impossibile. La Suzuki si è infilata sotto l’utilitaria, distruggendone la parte anteriore e il parabrezza, ma nell’impatto Travascio è stato sbalzato oltre, finendo sul cofano della Peugeot che arrivava immediatamente dopo.

E’ morto sul colpo, rimasto a terra tra il guard rail e l’auto, e il medico del 118, ha potuto solo constatare quello che era già evidente: per Travascio non è stato possibile fare nulla. E’ stato trasportato al Sant’Anna, leggermente ferito, un bimbo di un anno che viaggiava sulla prima auto, colpito dall’esplosione dell’airbag ma senza gravi conseguenze. La Napoleona è stata chiusa al transito dei veicoli.

Massimiliano Travascio era molto conosciuto a Lazzate. Viveva in un appartamento di via Sole delle Alpi, insieme alla compagna Elena e al figlio Leonardo di poco più di tre anni. Lavorava come saldatore in una azienda vicino a Saronno ed era anche un volontario del Gvat, il gruppo di ausilio territoriale che si occupa di controllo del territorio e si occupa della sicurezza in occasione di eventi e manifestazioni. Qualcuno ricorda la sua grande passione per i motori, fin da quando era piccolo. "Era tra i volontari più attivi del Gvat - dice l’assessore Andrea Monti - Aveva entusiasmo e si metteva a disposizione per i turni serali sul territorio, era un generoso, siamo vicini alla sua famiglia per questa terribile perdita".