
L'annuncio è pubblicato su diversi siti
Monza, 18 settembre 2015 - Rispondono ad un annuncio di lavoro, anticipando la quota di 115 euro per le visite mediche ma scoprono di essere stati truffati.
Protagonista una coppia monzese di 50 anni. La moglie operaia nel milanese e il compagno, alla ricerca di un’occupazione da molti mesi.
Nei giorni scorsi scorrendo gli annunci su internet, sul sito Kijiji (ma si trova anche su bakeka.it) hanno trovato un’offerta interessante.
Ricercavano un operaio o un apprendista muratore con contratto a tempo determinato, full time, ottima remunerazione (1.790 euro), per svolgere lavoro prettamente in trasferta estera. Rispondendo all’indirizzo mail il disoccupato è stato contattato dalla responsabile delle risorse umane che via mail spiegava che il candidato sarebbe stato selezionato come operaio edile trasfertista, per lavorare in un cantiere ferroviario di Vienna in Austria.
Per accedere alla selezione bisognava contattare il responsabile delle assunzioni per il cantiere austriaco.
«La informiamo che la posizione lavorativa, riguarda l´edificazione del nuovo cantiere ferroviario di Vienna, Austria, l´assunzione verrà invece eseguita in Svizzera, qualora vi fossero i presupposti per un accordo tra le parti» uno degli stralci della lettera arrivata al muratore monzese in cerca di lavoro.
Dettagliato anche il contratto di lavoro, sei pagine in pdf, dove veniva spiegate le mansioni, la retribuzione, le turnazioni settimanali, il periodo di prova e le modalità da espletare prima di essere assunti.
In particolare per iniziare a lavorare bisognava superare una visita medica per attestare l’idoneità fisica del candidato.
Unico problema che per svolgere le visite mediche il monzese avrebbe dovuto andare o negli uffici di Brema in Germania.
Seconda opzione era di fare le visite mediche direttamente a Vienna, compatibilmente con l’inizio dell’incarico lavorativo, prenotandole però con un bollettino postale di Moneygram 115 euro intestato all’ospedale Herz Jesus di Vienna.
Dopo aver pagato il bollettino al numero di telefono estero però nessuno ha più risposto e del lavoro per la costruzione della ferrovia in Austria non c’è stata più traccia.
Il disoccupato monzese non ha potuto far altro che andare dai Carabinieri e denunciare l’episodio.