Lavoro, crollano le vertenze Boom di conciliazioni e chi può cerca un’altra vita

Sono 424 le cause seguite dalla Cisl in Brianza, il 25% in meno rispetto al periodo pre Covid. Un altro segno di un cambiamento dei tempi sono le dimissioni: oltre 777 nel 2022.

di Martino Agostoni

Sono sempre meno i contenziosi sul lavoro, quelli sui contratti a termine sono quasi azzerati e anche i licenziamenti sono crollati, e la tendenza generale è conciliare, rinunciare a qualche pretesa e diritto, ma chiudere subito il problema. E poi è boom di dimissioni, con tante persone che cercano, più che di cambiare un lavoro in sé, di cambiare modo di vivere iniziando una nuova attività che permetta di soddisfare maggiormente le proprie esigenze personali e familiari.

Due anni di emergenza sanitaria hanno lasciato un segno profondo nella società, per tanti è cambiata la visione delle priorità, e uno specchio di questo fenomeno è il lavoro e il modo con cui in Brianza nel 2022, nell’anno di ripresa dopo il Covid, sono stati affrontati i problemi tra dipendenti o collaboratori e le aziende. A dare una misura di quanto accaduto è il report dell’ultimo anno dell’ufficio vertenze della Cisl Monza, Brianza e Lecco, un’attività del sindacato che è in prima linea rispetto alle criticità del mercato del lavoro sul territorio. E il primo dato dell’attività 2022 è che le vertenze sono sempre meno, 424 seguite dal sindacato in Brianza, "sono il 25% in meno rispetto al 2019, quindi al periodo pre-Covid – sottolinea il responsabile dell’ufficio vertenze Cisl, Antonio Mastroberti – Ci sono meno contenziosi per effetto delle modifiche legislative degli ultimi anni, come la Fornero, il Job Act o il decreto Dignità, che hanno ridotto le possibilità di ricorso, fino ad azzerarlo come per esempio con la liberalizzazione sui contratti a termine per i primi 12 mesi. È un mercato del lavoro più fragile – denuncia il sindacalista – dove al posto di rivendicare diritti e aprire un contenzioso, si accetta un accordo per lasciare il lavoro". Ma assieme al calo dei contenziosi - per cui oltre la metà dei casi riguardano il recupero di crediti a favore dei lavoratori e la Cisl nel 2022 ne ha recuperati circa 6 milioni solo in Brianza - l’altro segno di un cambiamento dei tempi sono le dimissioni, oltre 777 a Monza e Brianza seguite dalla Cisl nel 2022. "C’è una mentalità diversa – dice Mastroberti – Se in passato si investiva molto sul lavoro che era considerato la parte fondamentale della vita, ora i millennials, ma anche chi ha 40 anni e più, vedono il lavoro in funzione delle proprie esigenze e cerca di conciliarlo con le altre attività della sua vita".

Per effetto dei cambiamenti legislativi degli ultimi anni sono in forte calo i fallimenti delle imprese, al tribunale di Monza nel 2022 ne sono stati trattati 125 quando prima del Covid nel 2019 erano 233 oppure 350 nel 2015. È un trend positivo ma "restiamo preoccupati – conclude il sindacalista – dalle continue modifiche alle leggi sul lavoro che hanno creato un mercato troppo frammentato rendendo difficile il riconoscimento dei diritti e delle rivendicazioni dei lavoratori. Bisogna semplificare e rendere più chiare le norme a favore dei diritti di chi lavora".