
Lavori in corso nei camerini Il Teatro Manzoni di Monza prepara la nuova stagione anche dietro le quinte
di Cristina Bertolini
Il teatro Manzoni si rifà il look, per prepararsi alla nuova stagione. Sono cominciati i lavori per il riallestimento dei camerini, per rendere lo spazio riservato agli artisti più comodo e accogliente. I lavori comprendono anche il riallestimento degli uffici e i serramenti e termineranno a fine agosto, per un ammontare di 70mila euro a carico delle casse comunali. Precedenti lavori, un paio d’anni fa, hanno riguardano il rinnovo dei bagni e il cambio dell’insegna che dopo decenni reca finalmente la scritta “Teatro Manzoni“. Un tempo infatti la sala era un cinema.
La platea da 800 posti e soprattutto il pubblico numeroso rendono Monza una piazza appetibile alle compagnie, che adattano i loro spettacoli per poterli portare qui, come fa notare Barbara Ongaro, presidente dell’azienda speciale Paolo Borsa, gestore del Manzoni. È il caso di “Moby Dick alla prova“ (19 -21 aprile), dal colossal di Orson Welles che Elio De Capitani porterà a Monza la prossima primavera, dopo il debutto al teatro dell’Elfo, e per cui l’attore regista ha già fatto il sopralluogo in città, per valutare quali parti dell’imponente scenografia portare. La stagione di prosa conta 8 spettacoli, anticipati ieri, a cui si uniranno le stagioni di “Altri percorsi“, “Teatro comico“ e “Eventi speciali“, che verranno svelate in autunno. Quanto alla prosa, si comincia il 10 novembre con Silvio Orlando, regista e attore, che porta a Monza “La vita davanti a sè“, dal romanzo di Romain Gary Emile Ajar, ambientato nel quartiere multietnico di Belleville di Parigi. Si tratta di uno spettacolo già collaudato, come “Ferdinando“ (dall’1 al 3 dicembre), per la regia di Arturo Cirillo, regista colto di scuola napoletana e animale da palcoscenico che nei suoi progetti dialoga con la società. Paolo Genovese ha debuttato come regista teatrale, portando in scena l’adattamento del suo film “Perfetti sconosciuti“ del 2016. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento (dal 12 al 14 gennaio). Fra gli spettacoli nuovi, al debutto in questi mesi, Stefano Massini torna a Monza con una personale rivisitazione de “L’interpretazione dei sogni“ di Sigmund Freud (26-28 gennaio). Ne sortisce uno spettacolo di meta teatro in cui Massini cerca di spiegare il motivo per cui ogni notte si apre un vero e proprio sipario nella nostra mente. Massini è l’unico attore italiano ad aver vinto il Tony Awards, il più prestigioso premio nell’industria teatrale statunitense.
Monica Guerritore dirige se stessa in una serie dedicata ai personaggi femminili. Sarà Ginger Roger, insieme a Claudio Casadio (Fred Astaire) in “Ginger e Fred“, una riflessione sul ruolo dell’artista nella società (9-11 febbraio). Ha una vena comica tra cinismo e sarcasmo macabro “Il malloppo“, per la regia di Francesco Saponaro (23-25 febbraio), mentre Fausto Russo Alessi della Compagnia di Luca De Filippo si interroga sul rapporto tra artisti, società e potere,società in “L’arte della commedia“ (5-7 aprile). "Cerco il teatro d’arte – così definisce la sua stagione la direttrice artistica Paola Pedrazzini – cioè che sia un bene culturale da un lato, ma che ascolti anche le diverse anime degli spettatori".