ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’Autodromo di una volta. Un viaggio nella passione con i ricordi a 300 all’ora di piloti e tifosi monzesi

Il docufilm della cooperativa La Meridiana uscirà poco prima del Gp d’Italia. Il regista Scotti: "Racconto avvincente che farà rivivere i fasti di un tempo".

Il docufilm della cooperativa La Meridiana uscirà poco prima del Gp d’Italia. Il regista Scotti: "Racconto avvincente che farà rivivere i fasti di un tempo".

Il docufilm della cooperativa La Meridiana uscirà poco prima del Gp d’Italia. Il regista Scotti: "Racconto avvincente che farà rivivere i fasti di un tempo".

La grande storia dell’Autodromo di Monza finirà in un docufilm che uscirà poco prima del prossimo Gran premio di Formula Uno, a inizio settembre. E a raccontarla saranno i protagonisti delle corse e gli appassionati. Un viaggio nel passato che, oltre a celebrare uno dei più grandiosi simboli di Monza, darà risalto e vigore alla memoria, soprattutto a quella conservata nelle persone più avanti con gli anni, che di quei tempi ricordano tutto come fosse ieri. Per questo la cooperativa La Meridiana ha pensato di realizzare il documentario, ottenendo la collaborazione delle biblioteche di Monza. Uno sforzo che vuole mettere in risalto il vissuto di quella “Generazione Senior”, che è ancora carica di energia e voglia di condividere. "Il fine della produzione è valorizzare il patrimonio di memoria delle persone senior – rivela Marco Fumagalli, responsabile comunicazione de La Meridiana – e di rinvigorirla. Il titolo del documentario sarà “La memoria dei piloti monzesi”, perché parte dalla testimonianza dei piloti del passato che hanno vissuto e respirato l’ambiente dell’Autodromo non solo durante le competizioni, ma anche nel dietro le quinte, spesso vivendo esperienze da tecnici e istruttori".

"Ai loro ricordi, si aggiungeranno quelli delle persone che vorranno raccontarci i propri trascorsi al circuito – prosegue –, che potranno venire in contatto con noi tramite il materiale che a breve sarà divulgato nelle biblioteche monzesi. Il docufilm è in fase di inizio e si svilupperà nei prossimi mesi. Tanta parte del girato sarà scandita dalle immagini e dai filmati dell’Autodromo di un tempo, che stiamo raccogliendo dall’Archivio storico comunale".

Alle immagini di reportage, si affiancheranno le parole e i volti dei protagonisti che hanno infiammato il tempio della velocità. "Siamo in contatto con i familiari dei compianti Tino e Vittorio Brambilla e di Fabrizio Pirovano e vogliamo intervistare anche altri grandi piloti del passato di auto e moto come Peo Consonni e Fabrizio Barbazza – rivela Riccardo Scotti, regista del docufilm –. Tra documentazione d’archivio e nuove interviste sarà un racconto avvincente, che tornerà a far respirare il clima dei decenni scorsi e cercherà di trasmettere tutta la passione che c’è dietro. Per questo intervisteremo anche Pierluigi Sabatini, presidente degli Amici dell’Autodromo - prosegue -, e altri tifosi, che del circuito monzese hanno vissuto anche i cambiamenti, che ci racconteranno così si prova ad assistere alle gare nei tratti più entusiasmanti, come il loggione o la seconda curva di Lesmo".

Il documentario, che vede la collaborazione anche di Autodromo di Monza e di Aci Milano, una volta realizzato sarà trasmesso in prima visione in un’importante sala cittadina (ancora da valutare se al Teatro Manzoni o al Teatro Binario 7), per poi essere disponibile nei circuiti mediatici de La Meridiana e nei canali istituzionali di Comune e Autodromo. Il materiale raccolto nel docufilm, fatto di foto e testimonianze video, verrà poi riutilizzato per allestire mostre e creare eventi paralleli per la promozione dello stesso.