Laura Borella giura: "È l’ora della concretezza"

Lissone, la neosindaca di centrodestra in Consiglio promette l’ascolto della città. Roberto Perego presidente dell’assemblea

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di Fabio Luongo

Dentro Meroni e dentro Erba, assieme a diversi volti nuovi in sostituzione di nomi più noti e campioni di preferenze diventati assessori, con Perego a guidare l’assemblea.

È cominciata ufficialmente lunedì sera l’era Borella, con l’avvio della nuova Amministrazione di centrodestra chiamata a guidare la città per i prossimi 5 anni. Un avvio segnato dal primo consiglio comunale di insediamento, con la neosindaca Laura Borella che ha giurato davanti al parlamentino locale e ha presentato formalmente la nuova Giunta, costituita nei giorni scorsi. "Sono davvero emozionata e onorata di rappresentare tutti i lissonesi – ha scandito la prima cittadina –. Sono consapevole della responsabilità che questo incarico comporta: garantisco il mio massimo impegno perché siano ascoltate tutte le esigenze dei cittadini".

"Per Lissone iniziano sfide importanti – ha sottolineato Borella –. Fondamentale sarà riavvicinare le persone alla politica e all’Amministrazione locale, confrontandosi con loro, con le imprese e con le associazioni culturali, di volontariato e sportive. I cittadini hanno chiesto cose concrete in campagna elettorale e questo non dobbiamo perderlo di vista. Il confronto sarà fondamentale per comprendere tutti i problemi che esistono: per questo invito anche l’opposizione a un dialogo leale e fattivo. C’è tanto da fare".

Alla guida del consiglio comunale, come presidente, è stato eletto Roberto Perego, capofila della lista civica di centrodestra Lissone in Movimento; come suoi vice sono stati scelti Cesare Viscardi di Forza Italia per la maggioranza e Paolo Rivolta della civica Lissone al Centro per le opposizioni.

A entrare tra i banchi dell’assemblea in sostituzione dei 4 eletti del centrodestra diventati assessori sono stati Sandro Maniero e Giuseppina Pellitteri per Forza Italia, rispettivamente al posto di Ignazio Lo Faro e Carolina Minotti, e Stefano Arosio e Arianna Rivolta di Fratelli d’Italia per Ruggero Sala e Giovanni Camarda. Rivolta, 18 anni, è la più giovane eletta. Nelle fila dell’opposizione, invece, l’ex sindaco, assessore provinciale e parlamentare Fabio Meroni è subentrato, per la coalizione Prima Lissone-Italexit, al candidato sindaco Lino Fossati, mentre nel centrosinistra il candidato sindaco Antonio Erba, che subito dopo la sconfitta aveva annunciato il ritiro da consiglio e politica, ha cambiato idea e ha deciso di restare, almeno per il momento, nel parlamentino, dopo le sollecitazioni in tal senso di diversi suoi elettori.

Dal Pd Elio Talarico ha promesso "un’opposizione puntuale, serrata e senza sconti: vigileremo in modo costruttivo e propositivo".

Il veterano Daniele Fossati, di Lissone in Movimento, da 20 anni in consiglio, ha ricordato alla sua maggioranza che "i lissonesi ci hanno votato perché speravano in un cambiamento, in un rinnovamento: il nostro dovere è di non deluderli". Meroni invece ha già cominciato a dar battaglia, dicendo di "non aver paura dell’astensionismo nelle urne ma di quel che verrà offerto alla città".