L’appello: “Portiamo Julio all’università”

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Julio è un ragazzo speciale. Innamorato della vita e della scuola, nel suo futuro si vede immerso nel mondo della moda. Tanto da avere superato brillantemente le rigidissime selezioni per entrare al Naba, la Nuova accademia di belle arti a Milano. Un’accademia riconosciuta dal Miur cui ogni anno accedono meno di 30 matricole. I candidati provengono da tutta Italia e quando Julio ha ricevuto la lettera di ammissione al prossimo anno accademico era al settimo cielo. Ma il suo sogno potrebbe infrangersi ancor prima di cominciare. Julio infatti è un ragazzo invalido al 100%: per accedere ha bisogno di essere affiancato da una persona (amico, familiare, educatore) che lo aiuti. Trattandosi di un’invalidità il Servizio sociale invalidi “dimette” il ragazzo perché l’università non è prevista in un sistema in cui chi è invalido possa usufruire della Legge 68 (categorie protette, ndr).

A questo punto mamma Helga, che insegna in una scuola media di Monza, ha deciso di lanciare una raccolta fondi on line (Portiamo Julio all’Università) per pagare il tutor che affiancherà Julio, che nel frattempo è impegnato nella preparazione dell’esame di maturità all’Istituto tecnico di grafica e di comunicazione di Lissone. "Sono pronta a tutto per aiutare mio figlio a realizzare il suo sogno - racconta -. Sono una ragazza madre e non ho parenti o amici che possono aiutarmi. Né posso utilizzare il mio stipendio da insegnante per pagare il tutor che dovrebbe seguire Julio in accademia per 25 ore alla settimana, o licenziarmi per fare io da tutore. Il Naba, infatti, prevede obbligo di frequenza dal lunedì al venerdì". Helga non si arrende. "Julio è un ragazzo straordinario, dotato di una spiccata intelligenza, soprattutto una straordinaria capacità espressiva. Ha una disabilità sensoriale (ha una capacità visiva di 110 e un impianto bionico per l’udito, ndr), studia con profitto e con passione e l’ho cresciuto insegnandogli a farsi apprezzare per i suoi talenti e per la sua capacità".

Un talento che è stato riconosciuto anche dagli insegnanti del Naba. "Julio purtroppo in questi anni non è riuscito a circondarsi di amici, né a realizzare il suo sogno di giocare a calcio. Ma ha scoperto l’importanza della conoscenza, dello studio, del sapere. E non voglio assolutamente privarlo di questa preziosa opportunità". Per chi vuole sostenere la causa di Julio e avere maggiori informazioni può inviare un’email a helgastella@virgilio.it

Barbara Apicella