Martino Agostoni
Cronaca

L’Amministrazione ora si mette a pedalare

Investimenti ed estensione della rete di piste ciclopedonali anche per far fronte ai cambiamenti della mobilità dovuti alla pandemia

Monza si mette a pedalare e dopo l’emergenza Covid punta sulle biciclette, ma anche su monopattini e altri sistemi di mobilità dolce, per ridisegnare la viabilità della città. Con i mezzi pubblici a capienza limitata per le norme di distanziamento e il traffico di auto private già al limite delle capacità delle strade, la bici si candida a essere il veicolo ideale per affrontare la mobilità urbana nella fase di convivenza con i rischi dell’epidemia: un mezzo di uso individuale “anticontagio“, sostenibile e anche economico che però finora non ha mai goduto della giusta considerazione nella gerarchia stradale di Monza, dove su una rete urbana di oltre 260 chilometri di vie, meno di 40 chilometri sono piste ciclabili che inoltre, a parte i 15 chilometri continui che costeggia il canale Villoresi, sono frammentate e tronconi non collegati tra loro. Da anni in Comune si pianifica una rete ciclabile urbana, c’è sulla carta un “Bici Plan“ e i progetti per costruire nuove piste ciclabili sono finora avanzati con lentezza, ma quest’anno dopo numerosi ritardi sono iniziati nei mesi scorsi due lavori molto attesi: la costruzione della ciclabile Brumosa di 2,5 chilometri tra la stazione lato Porta Castello e il centro di Brugherio per 700mila euro di costo e 270 giorni di lavori previsti, e il percorso per bici da via Borgazzi al futuro capolinea della M1 a Bettola da 300mila euro e previsto pronto per novembre. E che la bici sia uno dei mezzi su cui puntare nelle città per superare i problemi dell’epidemia l’ha pensato anche il governo, tanto da aver inserito nel Decreto Rilancio la possibilità di realizzare le cosiddette “corsie ciclabili“, ovvero tracciare con la segnaletica gli spazi sulla carreggiata riservati alle bici. L’Amministrazione comunale ha colto l’occasione e settimana scorsa ha approvato di realizzare le prime 3 corsie ciclabili di Monza per un totale di 4,5 chilometri lungo percorsi strategici: saranno disegnate le linee per le bici lungo corso Milano fino a collegarsi con la pista ciclabile in costruzione in via Borgazzi per garantire un percorso continuo tra il centro e Bettola, poi verranno fatte le corsie lungo via Mentana per collegare la parte est della città alla stazione mentre per servire l’ospedale San Gerardo il percorso ciclabile seguirà le vie Boito, Pergolesi e Ramazzotti.

Viene tolto un po’ di spazio alle auto, saranno anche previste in alcuni incroci le linee di arresto per le bici in posizione avanzata rispetto a quelle degli altri veicoli per dare una maggiore protezione ai ciclisti mentre in totale il progetto, che verrà realizzato dalla società comunale “Monza Mobilità“, ha un costo contenuto tra i 16 e i 20mila euro. "L’idea - spiega il sindaco Dario Allevi - nasce dalla necessità di riservare più spazio alla cosiddetta mobilità dolce. È un’opportunità da cogliere per accelerare il processo di trasformazione della città".

L’assessore alla Mobilità Federico Arena aggiunge che le tre corsie ciclabili "sono un ulteriore tassello che completa il puzzle della mobilità dolce che stiamo costruendo in questi mesi e su cui lavoriamo da prima che scoppiasse l’emergenza Covid. Abbiamo potenziato le stazioni di bike sharing, abbiamo introdotto il noleggio dei monopattini elettrici e stiamo lavorando sulla nuova ciclabile di via Aquileia via Montesanto-viale Fermi che si collegherà a quella della Brumosa".