
Il cesto con la statua di San Gerardo
Monza, 5 giugno 2016 – Chissà, qualche devoto forse penserà che questa volta il Santo è arrabbiato. Fossimo in una città più superstiziosa, si scatenerebbe forse la ridda delle ipotesi che possono aver indotto San Gerardo, il vero Santo patrono di Monza, a irritarsi con i suoi concittadini, forse per qualche scelta politica indigesta.
Fatto sta che il tradizionale cesto che ogni anno viene posizionato nel Lambo all'altezza del ponte di San Gerardino in onore del Santo Patrono... beh, quest'anno è sparito. O meglio, per colpa delle acque vorticose del fiume in questi giorni di piogge sostenute, il tradizionale cesto con uova, fiasco di vino, pane, ciliegie – la festa cade il 6 giugno – se ne è andato via. Le acque lo hanno letteralmente strappato di mano a chi lo stava posizionando e assicurando nel fiume. Delle vettovaglie per il Santo, che ricordano un suo notorio miracolo (durante una piena ordinò alle acque di non entrare nelle stanze degli infermi di cui si prendeva cura), forse si ciberanno le anatre. Oddio, sin realtà soltanto del pane, unico alimento fresco fatto preparare per l'occasione da un prestinaio, perché il resto è ormai da anni rigorosamente... di plastica. Da quando soprattutto si dice che venisse rubato da qualche povero extracomunitario. O forse è proprio questo – la plastica cioè - che alla lunga ha irritato il Santo.