L’ambasciatore ucciso Il Comune di Limbiate sarà parte civile al processo Attanasio

La delibera presa dopo una riunione di Giunta convocata d’urgenza: la speranza è che lo Stato prenda esempio per fare la stessa cosa. L’appello del padre Salvatore: "Ci farebbe una bella figura".

L’ambasciatore ucciso  Il Comune di Limbiate  sarà parte civile  al processo Attanasio

L’ambasciatore ucciso Il Comune di Limbiate sarà parte civile al processo Attanasio

di Gabriele Bassani

In attesa che lo faccia anche lo Stato, il Comune di Limbiate ha deciso di costituirsi parte civile al processo di Roma per la morte dell’ambasciatore Luca Attanasio. Con una riunione urgente convocata ieri sera, la Giunta guidata dal sindaco Antonio Romeo ha deliberato la partecipazione al processo del Comune come parte danneggiata per la morte dell’ambasciatore, che a Limbiate era cresciuto, conosciuto e stimato e dove oggi vive ancora la sua famiglia d’origine. Giovedì scorso, all’apertura del processo a Roma che vede indagati due funzionari dell’Onu, con l’accusa di omicidio colposo per non avere garantito le protezioni necessarie durante il trasferimento dell’ambasciatore in Congo, aveva suscitato qualche perplessità la mancata costituzione dello Stato per l’agguato del 22 febbraio 2021. Da Limbiate era partita una richiesta diretta al Presidente della Repubblca, Sergio Mattarella e alla presidente del consiglio Giorgia Meloni, firmata da molte associazioni cittadine con l’appoggio dei gruppi consigliari d’opposizione. "Siccome non vogliamo che la vicenda abbia una strumentalizzazione politica, anziché polemizzare abbiamo preferito agire concretamente" ha spiegato il sindaco. "L’Amministrazione, visto il grande spessore umano e l’altissima professionalità che contraddistinguono la figura del giovane Ambasciatore, ucciso nell’esercizio delle proprie funzioni quale servitore dello Stato Italiano, ritiene non solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore la costituzione quale parte civile in detto procedimento penale del Comune di Limbiate, città natale del Diplomatico" si legge nella motivazione della delibera che adesso molti si augurano possa essere presa d’esempio anche dal Consiglio dei Ministri per una mossa attesa anche dalla famiglia, come ribadito dal padre di Luca, Salvatore Attanasio: "Ci farebbe una bella figura".