L’alternativa al tram? Trenord in ritardo di 100 minuti

Frecciarancio al rallentatore. Ancora disagi per i pendolari. costretti a recarsi in stazione. per tagliare i tempi

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di Gabriele Bassani

Mentre sul fronte politico si rimpallano le responsabilità, gli utenti del tram della Comasina cominciano a pagare seriamente le conseguenze dei nuovi limiti di velocità che rendono il “Frecciarancio“ non più competitivo come un tempo rispetto ad altri mezzi. Ma l’alternativa per i pendolari rischia di essere addirittura peggiore del solito, visto che ieri sulla linea Milano-Seveso di Trenord si sono registrati ritardi record fino a 100 minuti. Lo ha documentato Elisabetta Lami, scattando una foto del pannello informativo alla stazione di Affori intorno alle 8,20, che indicava appunto il treno della linea S4 con un ritardo a tre cifre, chiedendosi se si può usare il treno anziché il tram, almeno per chi abita vicino alle stazioni. "Le Nord sono al collasso, ogni giorni guasti, ritardi, passante soppresso, continua inaffidabilità. Solo la tramvia ci ha dato una certezza quotidiana", spiega, raccogliendo i consensi di quanti, come lei, da anni preferiscono il tram, che attraversa le città e arriva sempre puntuale in 35 minuti da capolinea a capolinea.

O meglio, arrivava, fino a metà agosto, prima dell’entrata in vigore delle nuove prescrizioni, che impongono ai manovratori di ridurre la velocità fino a 5 kmh (praticamente a passo d’uomo) in diversi tratti. La prima conseguenza è che i tempi di percorrenza sono aumentati di oltre il 50%, arrivando a poco meno di un’ora per fare i 12 chilometri scarsi che separano i due capolinea. La seconda è che si accumulano ritardi che fanno sballare tutti gli orari alle fermate e che per questo, da lunedì prossimo, 5 settembre, entreranno in vigore i nuovi orari che terranno conto dei nuovi tempi di percorrenza.

L’altro giorno Gigi Ponti, consigliere regionale Pd chiedeva di "aprire un tavolo al più presto per trovare un soluzione condivisa al problema con un’audizione urgente in Commissione trasporti con tutti gli attori coinvolti", aggiungendo anche: "Mi sembra evidente che le informazioni di Atm sono da verificare e non improntate a trovare una soluzione, come invece aveva fatto qualche anno fa in uno spazio operativo importante". Andrea Monti, consigliere regionale Lega ha replicato "Dal minuto dopo che l’assessore Censi (di Milano, ndr) fa retromarcia sulla chiusura della linea a settembre e fa chiarezza sugli interventi necessari per scongiurare la chiusura, possiamo iniziare a dialogare. Al momento Milano vuole chiudere e non vuole mettere un euro per finanziare i lavori necessari". Da fonti Atm intanto, arriva la conferma dell’intenzione di sostituire il tram con l’autobus dopo il prossimo 30 settembre.