
L’allievo politico di Silvio: "Ora sorriderà contento"
"Sono sicuro che da lassù il presidente sorride contento". Tommaso Confalonieri, 21 anni, capogruppo azzurro ad Arcore, incarico assunto quando ne aveva 19, tessera in tasca da quando ne ha 17, gongola dopo la vittoria di Adriano Galliani alle suppletive per il Senato: "Era importantissimo mantenere il seggio per la memoria di Silvio Berlusconi. È un grande risultato". Non è questione di forma, ma di sostanza, "per Forza Italia è essenziale proseguire nel suo solco". Fra il giovane militante e il fondatore del partito "c’erano più di 65 anni di differenza d’età, ma con lui non la sentivi. Sapeva parlare a noi ragazzi, come a tutti gli altri". Studente del terzo anno di Scienze politiche, ricorda l’unico incontro avuto con il Cav (nella foto), a fine gennaio, a Villa San Martino. "Eravamo in quattro, tutti giovani azzurri, quella giornata per me resta indimenticabile". C’erano le regionali e il presidente "ci chiese di convincere i nostri coetanei a votare, era preoccupato dal distacco dalla politica dei ventenni. Ma volle anche sapere per filo e per segno della nostra esperienza in Comune. Per me – racconta il capogruppo – che quando al mattino apro la finestra e vedo il cancello della villa, che sono nato nato nel 2001 durante il secondo governo Berlusconi e sono cresciuto negli altri guidati da lui, è stata una scossa". Ma l’amore per la politica, era nato prima. "Da bambino. In famiglia ho un ramo paterno, Dc, poi confluito in Forza Italia, e l’altro, materno, progressista, finito nel Pd. Io ho fatto la mia scelta di campo. L’impegno nasce dal desiderio profondo di migliorare la società, di fare qualcosa di utile per tutti".
A far pendere l’ago della bilancia "per i liberali è stato proprio Berlusconi: un innovatore in tutti campi, compreso quello pubblico. Ha cambiato l’Italia come imprenditore e la società con lo sport. Se non avesse sdoganato il centrodestra oggi, probabilmente, la coalizione non governerebbe il Paese e 16 regioni su 20". Anche per Tommaso il duello con l’avversario prosegue fra le pareti domestiche: "Nina, la mia fidanzata, è di sinistra".