Imbarazzo non ne ha, anche se è ben consapevole di essere in un ruolo che, nel mondo del calcio soprattutto, è poco femminile. Perché puoi ormai vedere presidenti, dirigenti, calciatrici, arbitri e guardalinee, ma una donna a capo di un gruppo di tifosi è una rarità. Eppure Paola Meregalli, da qualche settimana, è ufficialmente la prima presidente di un Monza Club.
L’ultimo nato, il numero 17: il Monza Club Vichinghi. Ma Paola, professione impiegata, imbarazzi non ne ha: "Me lo ha chiesto il consiglio direttivo, composto tutto da uomini e ne sono orgogliosa". Del resto, di calcio è una che se ne intende. E in particolare al Calcio Monza è legata da un filo solido. Che è quello di suo padre. "Sono sempre andata per stadi, accompagnavo mio padre, a Monza, in trasferta, sugli altri campi di calcio".
Pierangelo, detto Angelo, Meregalli, 88 anni, è stato per una decina d’anni allenatore e responsabile del settore giovanile del Monza. Sotto la presidenza dell’indimenticato Valentino Giambelli, fra Serie B e Serie C, dal giovane Gigi Casiraghi agli anni di Anselmo Robbiati, "il mio preferito, stravedevo per lui… senza dimenticare il portiere Francesco Antonioli, ingaggiato da mio padre e Ariedo Braida, o il capitano Fulvio Saini". Poi il padre, che anche come osservatore ha proseguito a lungo la sua carriera, lavorando anche alla Lazio e all’Inter, legato da una collaborazione profonda con l’ex portiere del Monza e dirigente Giuliano Terraneo, ha calcato altri lidi, ma Paola spesso lo ha accompagnato. "Ho sempre amato il Monza, anche se le mie simpatie da ragazza andavano anche alla Fiorentina di Dunga. I colori biancorossi però sono sempre stati nella mia vita". Nel 2023 si è lasciata convincere a mettere in piedi un altro Monza Club, dopo il rinnovato entusiasmo seguito all’arrivo della dirigenza targata Berlusconi. "Ci ritroviamo a Concorezzo, la nostra sede legale è allo storico Circolo S. Antonio di via Verdi (che ha appena compiuto i 100 anni, ndr) ma quella operativa è al bar Work in Progress in via Repubblica – spiega il vicepresidente, Ivan Santin –. Siamo partiti bene, abbiamo già 105 iscritti, e collaboriamo con gli altri Monza Club per organizzare le trasferte".
"Il debutto del nostro club in trasferta è stato a Verona – racconta ancora Paola – ed è stata un’esperienza bellissima, coronata anche da una vittoria".
E c’è un ospite speciale di cui è attesa la presenza. Il nome Vichinghi non è legato a propositi bellicosi ("Siamo troppo vecchi", ride), ma a un giocatore, che ha lasciato una traccia indelebile: il centravanti danese Christian Gjtkjaer, soprannominato dai tifosi “il Vichingo”.
"Un omaggio a chi con i suoi gol ci ha portato in Serie A nel 2022 – spiega Paola Meregalli –. Ora è a Venezia, ma è stato informato del nostro club… lo inviteremo presto".
Dario Crippa