Ladri di furgoni aziendali: i furti anche in Brianza

Sostituivano la centralina del motore originale con un’altra modificata. Quattordici colpi per un milione di euro, in manette un albanese e un italiano

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di Roberta Rampini

Furti “lampo“ e riciclaggio di furgoni aziendali per un milione di euro. Riuscivano a sostituire la centralina motore originale con un’altra modificata ai furgoni parcheggiati in strada o rubavano i mezzi approfittando delle chiavi lasciate nel quadro elettrico dagli autisti durante le consegne. Quattordici i furti contestati per un totale di 16 furgoni e una macchina, commessi da settembre 2020 ad aprile 2021 a Milano, nelle zone tra Quinto Romano e Baggio.

L’altra mattina i carabinieri delle stazioni di Settimo Milanese e di Cornaredo hanno arrestato un albanese di 40 anni e un italiano di 48 anni, entrambi pregiudicati e residenti in provincia di Milano, ritenuti responsabili in concorso tra loro, del reato di furto aggravato e riciclaggio, commesso nelle province di Milano e Monza Brianza.

I due fanno parte della stessa banda di criminali finita in carcere lo scorso maggio. Le indagini erano iniziate a settembre 2020, i carabinieri erano riusciti ad individuare i responsabili del furto di un furgone a Cornaredo e avevano intuito che c’era una banda specializzata che gestiva il furto di furgoni che venivano successivamente smontati.

Immagini delle telecamere e appostamenti i carabinieri hanno ricostruito i due differenti modus operandi del sodalizio criminale. Nella maggior parte dei casi riusciva, in pochi minuti, a sostituire la centralina motore originale con una decodificata dai veicoli regolarmente parcheggiati; in altre occasioni asportava i veicoli dall’interno di aziende ed in orario di lavoro, approfittando del fatto che gli autisti, durante le consegne, lasciavano a bordo le chiavi di accensione.

A marzo 2021, i carabinieri avevano scoperto in un capannone di Rosate, 4 furgoni, tutti prototipi non ancora immatricolati, rubati pochi giorni prima all’interno di un’azienda di Assago.

Fondamentale per le indagini era stato anche l’arresto di tre soggetti colti in flagranza del reato di riciclaggio all’interno di un capannone nel quartiere di Quinto Romano, che si è accertato fosse il centro di smontaggio dei veicoli rubati dal gruppo criminale e dove sarebbero entrati e mai usciti, oltre 35 veicoli tutti provento di furto.

I due arrestati ora si trovano nel carcere di Milano San Vittore, dovranno rispondere di 47 capi di imputazioni per riciclaggio poiché i veicoli rubati venivano condotti all’interno di un capannone ubicato su Milano e lì venivano compiute tutte le operazioni necessarie a rendere impossibile rintracciarne la provenienza.