Festa rosso Ferrari non solo all’autodromo. Anche al maxischermo di piazza Trento e Trieste una folla di tifosi del cavallino rampante ha salutato con un grande applauso e un boato la vittoria di Leclerc al 95esimo Gran premio d’Italia. Clima partecipato già dalle prime battute, da una platea iniziale non foltissima, ma emozionata, super accessoriata fra cappellini e magliette rosso Ferrrari.
La speranza era nell’aria, anche se nessuno osava dichiararlo. Ma già dal primo giro il sorpasso di Piastri e Leclerc su Norris ha scatenato l’applauso del pubblico che si è unito idealmente a quello dei tifosi a bordo pista. Telefonini puntati al maxischermo per fissare immagini ed emozione, nel caldo torrido di piazza Trento e Trieste. Qualche nuvola strappa il cielo azzurro: "È previsto il 40 per cento di possibilità di pioggia", anticipa il commentatore. I tifosi guardano il cielo con qualche nuvoletta asciugandosi il sudore, mentre l’ombra del monumento ai caduti accoglie chi cerca un triangolino di fresco. "La Ferrari può vincere", azzarda qualcuno. "Gliela stanno tirando!" borbotta un gruppo di ragazzi, mentre, al giro veloce di Leclerc, scatta l’applauso. Monzesi tutti direttori tecnici ed esperti sportivi in piazza. I ragazzi si sperticano in spiegazioni sommarie per fare bella figura con qualche bella ragazza. Ma chi l’ha detto che l’automobilismo è affare da uomini. Maria Chiara e Nicole, 18 anni, sono super appassionate. "Seguo l’automobilismo da 3 anni – racconta Nicole – ogni anno andiamo all’Hotel de la Ville a vedere Charles e Carlos. Abbiamo gli autografi e fatto video di cappellino di Carlo e Carlo! Ormai sono nostri amici!". Ferraristi anche i monzesi acquisiti come Samim e Salman, dal Pakistan, residenti a Monza da 10 e 7 anni: "Ovviamente tifiamo Ferrari!". In piazza si comincia a sperare al 40esimo giro. Dopo il primo cambio gomme al 15esimo, Leclerc decide di rischiare e tirare diritto: il pubblico in piazza si anima ed è applauso scrosciante della folla che spera, tanto più quando entrambi i ferraristi pensano di andare fino in fondo senza fermarsi. A 10 giri dalla fine il pubblico aumenta. La febbre da podio cresce e la folla che ormai gremisce la piazza si assiepa al maxischermo. C’è chi salta per scaricare l’ansia, chi si lancia in commenti sul “graining“ che ormai tutti abbiamo imparato essere lo stress sulle gomme che può causare rotture; mentre la benzina scarseggia.
"Gomma anteriore sinistra quasi andata, anteriore destra pure, ma ci proviamo", dice Sainz, mandando il pubblico in visibilio. Un attimo dopo sale il mormorio di delusione quando il ferrarista subisce il sorpasso. A questo punto ci potrebbe essere un ulteriore sorpasso: "Leclerc secondo? Ma neanche per sogno – escludono le ragazze più cariche dei maschi – a Monza la Ferrari deve vincere". Applauso a Sainz, in veste di “scudiero“, superato al 48esimo giro. Agli ultimi 5 giri, ormai tutti ci credono e la piazza si infiamma. Quando sullo schermo il contagiri arriva a 53, scatta l’applauso che accomuna giovani e adulti, mamme e papà: ormai è fatta! "Sono stati bravi e hanno avuto la fortuna che Sainz è un grande gregario – dice Mattia, meccanico professionista – chiunque altro avrebbe puntato a passare Leclerc". Piace il gregario generoso che contribuisce alla vittoria del compagno: "È uno di noi", dice un signore.