BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La telenovela della metropolitana: "Si rischia il capolinea del progetto"

Con il nuovo codice degli appalti lo studio di fattibilità lieviterebbe a 18 milioni. I Comuni puntano a Roma

La telenovela della metropolitana: "Si rischia il capolinea del progetto"

La telenovela della metropolitana: "Si rischia il capolinea del progetto"

"Con le nuove regole lo studio di fattibilità costerebbe 18 milioni e potremmo dire addio per sempre alle rotaie". Il codice degli appalti si abbatte sul prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate. Il sindaco Francesco Cereda racconta il nuovo ostacolo: "Nessuno sarebbe disposto a investire tanti soldi su un progetto senza essere sicuro di vederlo realizzato". Contro l’ultima doccia fredda per i comuni del tracciato - ci sono anche Brugherio, Carugate, Concorezzo e Agrate - arriva la proposta di Palazzo Marino. "Stralciare la prima parte del piano (costo 2,5 milioni che sarebbero già disponibili fra città e Regione) e con quella andare a bussare a Roma per i finanziamenti che aprirebbero davvero la strada ai cantieri. È in arrivo anche un bando che se vincessimo, potrebbe essere risolutivo". Secondo il primo cittadino l’opzione milanese "è fondata e ha buone chance di riuscita". Ma per dirlo, bisognerà aspettare. Ed è proprio il tempo ad amareggiare Cereda: "I costi della metrotranvia sono arrivati oltre il mezzo miliardo, causa rincari, guerra, problemi su materie prime. In pratica tanto quanto il vecchio prolungamento, quello del metrò vero, se fosse stato realizzato 20 anni fa". L’alternativa vagoni leggeri, in sostanza un tram, aveva preso il posto del vecchio progetto proprio per questione di costi. Sembravano troppi quei quasi 600 milioni necessari per avere, finalmente, il collegamento veloce con Milano che la Brianza Est aspetta da più di quattro decenni. E ora che sembrano superati anche gli ultimi problemi sul tracciato - la fermata indigesta per Brugherio e Carugate al centro commerciale - "arriva il rebus delle nuove prescrizioni". Ma "sia Palazzo Marino che la Regione hanno ribadito che la cura del ferro per il Vimercatese è indispensabile. E non più rimandabile". Ad attendere vagoni e 12 chilometri di binari sono decine di aziende e migliaia di lavoratori che ogni giorno raggiungono la Silicon Valley lombarda da fuori. Qui, i grossi marchi dell’hi-tech e il loro indotto hanno sempre generato pendolarismo al contrario. Dal centro alla provincia per timbrare il cartellino nei colossi del settore.