Piante in classe per aumentare memoria e apprendimento e finestre aperte a fine mattinata: la lotta all’inquinamento passa anche da qui. Piccoli accorgimenti, grandi risultati per ridurre l’anidride carbonica e le polveri sottili in aula e studiare meglio. Lo certificano gli esperti di Planet Watch. L’anno scorso, per quattro mesi la società nata dal Cern di Ginevra ha condotto uno studio sulla qualità dell’aria all’Einstein di Vimercate (nella foto): 1.600 presenze giornaliere fra iscritti, insegnanti e personale. La Provincia ha scelto l’istituto di Vimercate per il progetto pilota che ha portato alla luce un problemino: la concentrazione di composti organici volatili in alcuni momenti della giornata supera la soglia permessa. Colpa delle colle utilizzate per assemblare mobili e dei detersivi per pulire banchi e stanze. I tecnici hanno fornito anche il rimedio: ricorrere a qualcosa di più ecologico. Il parametro rientra quando la scuola è chiusa, "segno che è legato alla presenza delle persone". Niente allarmismi, "ma semplici accorgimenti per tornare alla normalità". In cima alla lista delle cose da fare, "il ricambio d’aria", "una pulizia accurata di filtri e radiatori", "l’uso di detergenti “verdi“" e soprattutto "riempire classi, uffici e laboratori con piante che riducono gli inquinanti fino al 20%".
Una realtà acquisita da tempo dalla comunità scientifica che ne ha riconosciuto l’efficacia. Consigli da non sottovalutare per strappare il pezzo di carta. L’aria sporca in aula, infatti, "peggiora le allergie e aumenta il rischio di gravi attacchi d’asma", certifica il rapporto, che spiega: "Un’elevata concentrazione di Co2 ha un effetto negativo sull’assimilazione di concetti, compromette le facoltà mnemoniche e la concentrazione, riduce il livello di attenzione e le capacità decisionali". "Con questa iniziativa – sottolinea Luca Santambrogio, presidente della Provincia, proprietaria del plesso che ospita l’Einstein in via Adda – abbiamo voluto testare l’efficacia del monitoraggio ambientale in una delle scuole più frequentate del territorio e fornire a ragazzi e personale dati utili sugli spazi che vivono tutti i giorni. Abbiamo consegnato un bagaglio di conoscenze e pratiche utili a mantenere i luoghi più salubri". Fra gli obiettivi, "diffondere una cultura della propria salute".