ROBERTO SANVITO
Cronaca

La scalata più importante. Monza-Resegone, oltre la corsa: "La vera vittoria è l’inclusione"

Sulla casacca degli atleti della Polisportiva Moving spicca il logo contro bullismo e razzismo. Rudy Malberti: combattiamo questi due demoni coinvolgendo comunità, famiglie e istituzioni.

Sulla casacca degli atleti della Polisportiva Moving spicca il logo contro bullismo e razzismo. Rudy Malberti: combattiamo questi due demoni coinvolgendo comunità, famiglie e istituzioni.

Sulla casacca degli atleti della Polisportiva Moving spicca il logo contro bullismo e razzismo. Rudy Malberti: combattiamo questi due demoni coinvolgendo comunità, famiglie e istituzioni.

Puntare alla vittoria, ma anche e soprattutto sensibilizzare su temi delicati quali il bullismo e il razzismo. Non è una novità per la Polisportiva Moving che oltre alla pratica sportiva di altissimo livello in tre discipline quali la corsa, la corsa in montagna e il triathlon, affianca tutta una serie di iniziative improntate alla solidarietà, all’aiuto e alla beneficenza.

E questa volta il sodalizio con sede a Lissone di Peppo Sala e Rudy Malberti, entrambi di Desio, ha scelto un palcoscenico importante quale è la 63esima edizione della Monza-Resegone, in programma sabato sera, per diffondere un messaggio importante. Sulle casacche fatte confezionare ad hoc per l’evento, oltre alla solita lista di sponsor che sostengono la Polisportiva, sul retro c’è anche un logo ottagonale con un atleta e la scritta “Stop Bullying Racism”. Lo ha ripescato a distanza di sette anni Rudy Malberti che lo utilizzò per la prima volta nel 2018 a Ravenna in occasione del campionato italiano di maratona e oggi così ne spiega il senso: "L’obiettivo come Polisportiva Moving è coinvolgere le comunità, le famiglie e le istituzioni nella lotta contro questi due demoni che sono il bullismo e il razzismo, per creare una società più giusta e inclusiva. La direzione che noi desideriamo promuovere e stimolare è la sensibilizzazione collettiva verso questi temi; riteniamo che il nostro ambiente e l’ambito sportivo siano tra i più ricettivi e positivi in assoluto. Ricettivo perché proprio in questo ambiente le persone trovano il modo di accomunarsi, di gareggiare, di sfidarsi con il solo intento, positivo, di ampliare i rapporti umani. Questa secondo noi è una validissima strada per sconfiggere questi due fenomeni che ledono la dignità e i diritti umani causando gravi conseguenze a chi li subisce". Messaggio forte, ma a portarlo lungo le tre frazioni della specialità “Relay-Mista” dei 42 chilometri del percorso ci saranno altrettanti atleti di spessore che strizzano l’occhio al podio, se non al gradino più alto come spesso accaduto per i team allestiti dal duo Malberti-Sala nell’ultimo decennio (nel 2024 arrivò un terzo posto con Brattoli sempre presente).

Quello di quest’anno, che sabato sera gareggerà con la denominazione “Il Fornaio di via Galilei – Polisportiva Moving”, sarà composto dal campione italiano Master di cross a staffetta nel 2018 Giovanni Brattoli, lo specialista Filippo Ba, già vittorioso in vetta dodici mesi fa, e la maratoneta medese Federica Meroni. Sicuramente una squadra che reciterà un ruolo da protagonista nella staffetta in tre frazioni, la modalità che permette a più runner di condividere l’emozione della Monza-Resegone, con segmenti da 15,3 km (Monza-Osnago), 15,7 km (Osnago-Olginate) e 12,2 km (Olginate-Rifugio Capanna Alpinisti Monzesi), quest’ultima parte adatta a chi ama le pendenze forti e in cui si concentra la parte più sostanziosa dei 1.000 metri di dislivello totale.