ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La “rivincita“ della Provincia: "Vogliamo tornare a contare di più"

Il presidente Luca Santambrogio e l’appello al Governo: "Dalle strade alle scuole: facciamo la differenza"

Il presidente Luca Santambrogio e l’appello al Governo: "Dalle strade alle scuole: facciamo la differenza"

Il presidente Luca Santambrogio e l’appello al Governo: "Dalle strade alle scuole: facciamo la differenza"

"In questi suoi 20 anni di vita, la provincia di Monza e Brianza è diventata sempre più centro di coordinamento e polo di competenza, passando da provincia declassata a essere una casa dei Comuni. Arrivano spinte da più parti perché vengano riviste le norme che la riguardano, affinché si faccia una riforma che le riporti a com’erano prima, ripristinando il loro statuto di ente previsto dalla Costituzione". È con questo auspicio che il presidente della provincia di Monza, Luca Santambrogio (nella foto in alto), ha approntato il suo discorso all’assemblea regionale di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) in Villa Reale - che ha riconfermato come presidente Mauro Guerra (sindaco di Tremezzina, in carica dal 2019) -, svoltasi per la prima volta in Brianza. Di fronte a una platea colma di sindaci lombardi, il presidente Santambrogio ha sottolineato come la Provincia rappresenti un importantissimo organo di sussidiarietà per i Comuni. "Noi come Provincia di Monza e Brianza abbiamo potuto usufruire di risorse sia per progetti di ordine provinciale, che di supporto agli enti comunali, ad esempio con bandi Pnrr per sviluppare i Centri dell’impiego, gli Sportelli lavoro, l’edilizia scolastica – chiarisce Santambrogio –. Progetti che la Provincia cura per conto dei Comuni, offrendo tanti validi uffici e servizi. Questo ci è stato reso possibile dalla scelta di Regione Lombardia di attribuire delle proprie deleghe agli enti provinciali. E alla prova dei fatti questa decisione ha pagato".

La provincia di Monza e della Brianza è stata istituita l’11 giugno 2004 staccandosi con i suoi 55 Comuni dalla Provincia di Milano, per diventare operativa nel giugno 2009 con l’elezione del primo Consiglio provinciale. È stata un organo elettivo fino alla legge Delrio del 7 aprile 2014, che ha trasformato le province italiane in enti amministrativi di secondo livello, con elezione dei propri organi a suffragio ristretto, abolendo la vecchia giunta provinciale per un’assemblea dei sindaci, i cui componenti, come nel caso del nuovo Consiglio provinciale (molto ridimensionato rispetto a prima), non ricevono più alcun emolumento. Nonostante ciò anche in questi 10 anni sono stati notevoli gli interventi realizzati dall’ente. Non più tardi di quest’estate un investimento di 4,5 milioni di euro ha ridato smalto a 6 plessi scolastici di Monza e Brianza. Si tratta degli istituti Levi e Bassi di Seregno, il Marie Curie di Meda, il King di Muggiò e il Ghandi di Besana che hanno un nuovo tetto, a cui si aggiunge il progetto di un nuovo indirizzo coreutico che affianchi il liceo musicale Zucchi a Monza, per cui è prevista la realizzazione di una nuova struttura e di due palestre scolastiche in via Marsala. In altri 24 plessi poi, provincia ha effettuato opere di adeguamento e sostituzione dei presidi antincendio, e tra il 2025 e il 2026 ha già comunicato di voler investire altri 10 milioni di euro in scuole del territorio. Tutte valide ragioni per cui anche il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, presente al congresso di Anci Lombardia, ha voluto ribadire come "la Provincia debba tornare un organo elettivo, da indispensabile ente intermedio tra Comune, specialmente se piccolo, e Regione".