BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La rinascita del Parco Sottocasa. Il tempietto del ’700 e la grotta tornano agli antichi splendori

Vimercate, entro dicembre è prevista la fine della riqualificazione degli oltre 61 ettari dello spazio verde pena la perdita dei 300mila euro provenienti dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

La rinascita del Parco Sottocasa. Il tempietto del ’700 e la grotta tornano agli antichi splendori

La rinascita del Parco Sottocasa. Il tempietto del ’700 e la grotta tornano agli antichi splendori

Vimercate (Monza e Brianza) – Altri due beni artistici saranno restituiti al pubblico nell’ambito del recupero del Parco Sottocasa, per riportare agli antichi splendori il tempietto settecentesco e la grotta oggi sommersa dall’edera l’investimento è di 300mila euro, soldi in arrivo dal Pnnr, parte della dotazione complessiva di 2 milioni per il restyling del verde che circonda il complesso. Presto, questi gioiellini diventeranno tappe obbligate per i visitatori della dimora gentilizia a Vimercate.

Il piccolo tempio a pianta circolare in mattoni e pietra sorprenderà i curiosi, le sue origini vengono fatte risalire a quasi tre secoli fa. La sistemazione approvata dalla giunta Cereda prevede rifacimento della copertura e risanamento completo, mentre la pavimentazione in mosaico sarà ripulita, stuccata e lucidata. Anche i serramenti in legno saranno restaurati, la parola d’ordine "è conservazione", l’obiettivo è "preservarne e valorizzarne l’originalità". Il progetto si inserisce nell’intervento più ampio sul Parco firmato dall’architetto Pier Fausto Bagatti Valsecchi e dall’agronomo Giovanni Sala, cominciato nel 2023, al termine del quale per la prima volta dopo 200 anni gli appassionati potranno godersi la parte dei giardini storici più vicini all’antica dimora nel cuore della città.

La fine della riqualificazione degli oltre 61 ettari dello spazio verde che si sviluppa dietro la Villa e il Must, il Museo del Territorio, affacciato su via Vittorio Emanuele, è prevista per fine anno. Nella scadenza è compresa la parte più vicina all’edificio, un giardino da 27.800 metri di proprietà privata fino al 2001, separato da un muro di cinta dal resto del parco e chiuso al pubblico per la mancanza - finora - di risorse per renderlo sicuro. Oltre alla sistemazione della botanica e degli elementi storico-architettonici del nuovo giardino, i lavori prevedono anche interventi nella parte vecchia, l’altra metà del parco di 33.520 metri quadrati tra le vie Terraggio Molgora e Galbussera fino al torrente, del Comune dagli anni ’80. Tutto da finire entro dicembre, pena la perdita del fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma sembra improbabile, tempietto e grotta sono parte del secondo lotto che si chiuderà con la posa dell’ illuminazione. "Il piano rispetta la storia e la complessità del parco con il recupero dei principali coni visivi – spiega l’amministrazione – la fruizione sarà resa più gradevole anche da nuovi arredi".