BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La Procura presenta il conto: "Crac Bames, condannateli tutti"

Le richieste del pm: 9 anni e 10 mesi al patron Bartolini, 8 a due ex amministratori delegati, 7 ai sindaci

La Procura presenta il conto: "Crac Bames, condannateli tutti"

La Procura presenta il conto: "Crac Bames, condannateli tutti"

Richiesta di condanna per gli amministratori della Bames, ex Ibm poi Celestica, fiore all’occhiello della Silicon Valley brianzola finita con un fallimento nel 2013 che ha lasciato per strada 850 dipendenti, a Vimercate. Ieri, la requisitoria in aula a Monza del pm Alessandro Pepè nel processo d’appello per il crac, l’accusa per i 7 imputati (l’ottavo è stato stralciato per gravi motivi di salute) è bancarotta fraudolenta. "Con le loro operazioni hanno creato un danno enorme ai lavoratori e alle loro famiglie", così ha detto il pubblico ministero prima di quantificare le responsabilità nella vicenda: per Romano Bartolini, patron del gruppo, 9 anni e 10 mesi, 8 anni per Giuseppe Bartolini e Luca Bertazzini, entrambi ex amministratori delegati e 7 anni per i tre sindaci del collegio. Risale al 2020 la sentenza con rito abbreviato che ha inflitto 4 anni e 8 mesi ciascuno (e anche il risarcimento per danno morale di 5mila euro alla settantina di lavoratori che si erano costituiti parte civile) a Massimo e Selene Bartolini e ora, l’ultimo miglio per il ricorso di secondo grado. Sotto accusa un contratto di lease back e un finanziamento con cui Bames ha ottenuto circa 87 milioni di euro. Denaro che in base alle ricostruzioni della Finanza, coordinata dalla Procura monzese, è servito per acquistare partecipazioni in altre società e per finanziare diverse aziende della galassia Bartolini. Per i lavoratori un calvario che torna a ogni udienza e una sola richiesta: "Giustizia". Brucia ancora la ferita del rilancio mancato di Ibm, di cui il processo è frutto.

È iniziato tutto quando il colosso americano dell’informatica aveva deciso di lasciare la storica sede vimercatese, passando la produzione ai canadesi di Celestica (amministratore delegato era lo stesso Luca Bertazzini) e poi a Bames. Lavoro a singhiozzo, cassa integrazione e poi più nulla, con figli da crescere e mutui da pagare. Una delusione con un altissimo costo sociale che da anni chiede di trovare ristoro. Ieri, come sempre, davanti al tribunale di Monza c’erano ex operai ed ex tecnici con i loro striscioni per raccontare una sofferenza che "non potremo mai dimenticare".